(alesaggio mm.55, corsa mm.51) inclinato di 45° alimentato a miscela di benzina e olio al 2% per gravità, raffreddato ad aria forzata, carburatore Dell'Orto SHBC 19-19/E, avviamento a pedale, cambio a manopola 4 rapporti con frizione a bagno d'olio, freni a tamburo anteriore (maggiorato) e posteriore, cerchi da 10 pollici, pneumatici 3.00-10r. a 5000 giri e a superare gli 80 km/h. [WEEKEND LEAGUE HIGHLIGHTS] - Duration: 19:58. Anche la marmitta è nuova, più performante e silenziosa. Sparisce anche il fanalino posteriore in metallo che viene sostituito da quello completamente in plastica trasparente rossa con catarifrangente (normalmente SIEM). La sua presentazione ufficiale è avvenuta nel corso del 2009. Particolarità di questa Vespa per la sua epoca di produzione è la presenza del contachilometri da Vespa Primavera prima serie al posto del classico contachilometri con scudetto rettangolare scalato a 100 km/h e lo scudetto esagonale anteriore al posto di quello rettangolare. La linea della 200 (successiva al 180) era arricchita da strisce adesive di colore bianco sui cofani e sul parafango, che andavano ad indicare il pregio dell'elettronica (c'erano le scritte electronic) di cui era priva l'antenata 180. Inoltre, la GT-60 differiva dalla Vespa GTS per la sella in pelle marrone, formata da due elementi separati. Nell’intento di migliorare il servizio che la Scuola rende agli studenti e alle loro famiglie, il nostro Istituto ha adottato il servizio di registro elettronico per il monitoraggio e il controllo delle assenze e la consultazione dei voti riportati dagli alunni nelle varie discipline. Quest'ultimo, è peculiarità esclusiva dei primi esemplari prodotti, identificati come "160 GS prima serie". 16:28 . https://www.twitch.tv/dagnolf96PLAYLIST: https://open.spotify.com/user/zanobaby777/playlist/3iUW2oZkOqBUcT8YJTfr8NCanale TELEGRAM → https://telegram.me/ZanoMindSeguimi su INSTAGRAM → https://www.instagram.com/ertonyy/Pagina FACEBOOK → https://www.facebook.com/ZanosMindSNAPCHAT! ifm develops, produces and sells sensors, controllers, software and systems for industrial automation and digitalization worldwide. Vespa 90 SS dove SS sta per Super Sprint, è una versione prodotta dal 1965 al 1971 in 5309 esemplari ed è stata l'icona dello scooter sportivo di un'intera generazione. Nel 1963 venne prodotta la prima Vespa V 50, caratterizzata dallo sportellino piccolo sul telaio lato ispezione motore, dai cerchioni (9 pollici) in tinta con la carrozzeria, dalla luce posteriore in metallo non ancora rettangolare, cuffietta motore in metallo anziché in plastica, crociera del cambio a due anziché quattro steli e sellino largo monoposto di tipo ciclistico, con la possibilità di aggiungerne un altro per il posto del passeggero. In aggiunta a tale diniego, occorre aggiungere che il primo lotto pre-serie della "Vespa 98", al prezzo di 55.000 Lire, non era stato accolto con entusiasmo dalla clientela; oltre alle versione "classica" (da 55.000 Lire) venne messa in vendita una versione lusso a 61.000 Lire con alcuni optional quali il contachilometri, la stampella laterale e i raffinati pneumatici con fianco bianco. Le manopole sono zigrinate ma con logo esagonale. Modellò la posizione di guida attorno al disegno di un uomo comodamente seduto su una poltrona, affinché la guida prolungata risultasse la meno affaticante possibile. Fu perciò un fallimento in quanto pochissimi modelli furono venduti e tutt'oggi è una tra le Vespe più ricercate dai collezionisti. authors in Wikipedia, Car, Truck,MotorBike, Bicycle, Engine, Racer, Bus, This website uses tracking mechanisms by using technically not necessary cookies in order to offer and constantly improve its services, and to provide individual offers. Di curioso interesse è anche una foto fuori scena di Charlton Heston e Stephen Boyd in abiti storici durante le riprese di Ben-Hur, accanto a una vespa VNA1T del 1959 (facilmente riconoscibile dal manubrio scomponibile) utilizzata per gli spostamenti sul set. Era un modello sportivo, costruito sulla base della Vespa PX, dalla quale differiva per il faro anteriore rettangolare, il cupolino in plastica sul manubrio, la coda più verticale, per la strumentazione più grande con contagiri elettronico, per una crociera del cambio modificata al fine di evitare i forti tac durante le cambiate veloci, per il nasello davanti più appuntito, per la corsa più corta di quella del PX (52mm contro 57mm), per i cuscinetti di banco a rulli più robusti e, differenza più importante, i 5 travasi del cilindro invece di 3 (da qui il nome T5). È stata prodotta dal 1997 al 2004, quando è stata sostituita dal modello ET4. Il logo Piaggio a forma di scudetto rettangolare resterà in auge sino a 1º ottobre 1967 data in cui la Piaggio modifica il proprio marchio trasformandolo nel famosissimo ed universale logo esagonale. Nel 1959, a seguito del rinnovamento della gamma, Piaggio mette in produzione la Vespa 150 VBA basato sul telaio di nuova concezione derivato dalla 125 del '58. È invece priva di fondamento un'altra versione, a lungo sopravvissuta, secondo cui il termine "Vespa" equivarrebbe all'acronimo di Veicoli Economici Società Per Azioni (dato che la Piaggio fu una delle prime società per azioni in Italia e, al contempo, la Vespa nacque come veicolo per tutti, quindi di primaria importanza era un prezzo basso, adatto alle caratteristiche dell'epoca). Una nuova marmitta "a siluro" simile a quella già montata da Piaggio sulla 90SS avente un silenziatore che può essere smontato dal corpo della marmitta, una sella più accogliente, alcuni particolari verniciati Nero opaco (coprimolleggio anteriore, coprivolano e calotta ammortizzatore anteriore) e gli adesivi laterali con la scritta "Electronic" completano la nascita di questo modello, tra i più amati grazie alle sue caratteristiche di agilità, potenza ed estetica riuscita. Era alimentata con miscela al 5%, aveva la ruota di scorta posizionata sotto la pancia sinistra e furono adottati sia il bauletto anteriore, fissato sul retro dello scudo che il manubrio e faro trapezoidale della 150 GL.È stata prodotta in due versioni, una con commutatore chiave avviamento sopra il manubrio e batteria (come il GS 160). In concomitanza con la Vespa 50 "sportellino piccolo" vene prodotta la vespa 50s, ove la S sta per Sprint. Questo prototipo derivava dal modello GTS 250ie ABS introdotto qualche mese prima sul mercato. La settimana successiva venne presentata nelle principali città italiane con diversi annunci pubblicitari sui principali quotidiani. Nell'anno del lancio Piaggio immise sul mercato 2.484 scooter, che diventarono 10.535 l’anno seguente, nel 1948 l’azienda arriva a produrre 19.822 mezzi. Come con i modelli "XL Rush" il clacson si trova nel retroscudo e il nasello è più aerodinamico. le ruote della Vespa sarebbero i ruotini di coda del quadrimotore; il motore della Vespa sarebbe un motorino di avviamento dei. La Vespa PX 125 e PX 150 è stata ripresentata all'EICMA 2010 in versione euro 3 (sempre con motore 2 tempi) e dall'anno 2011 è nuovamente in vendita. Fu prodotta in tre serie: la prima aveva il fanale posteriore tipo 90 SS, presentava scritte in corsivo vespa 125 sullo scudo anteriore e primavera sopra il fanale posteriore, tachimetro con fondo bianco e montava ancora le caratteristiche leve freno con pallino intermedio, la seconda stesso fanale ma scritte in stampatello (dal 1973, anno del cambio delle scritte da parte della Piaggio). Il motore rispetto alle versioni contemporanee alla GS è potenziato e con carburatore direttamente innestato sul cilindro, la carrozzeria è rastremata per una migliore penetrazione nell'aria. Creative Commons Attribution-Share-Alike License 3.0. Veniva prodotta in un'unica tinta grigio chiara e con sella abbinata. Prima in Italia e poi in tutta Europa si organizzavano raduni, gincane e gare di regolarità riservate alla Vespa. I motori disponibili sono da 50, 125 e 150 cc. La Vespa 180SS (Super Sport), prodotta dal 1964 al 1968, sigla telaio VSC1T.... è il modello sportivo che va a sostituire la 160 GS. Il modello è dotato di accensione elettronica, freno a disco anteriore; è inoltre noto per essere stato il primo scooter del marchio. Tant'è che Enrico Piaggio, contando sui buoni rapporti con l'aviatore e concittadino Giorgio Parodi, nei primi mesi del 1946 propose alla Moto Guzzi la distribuzione della "Vespa", cercando di sfruttare il prestigio e la capillare rete di vendita e manutenzione della casa di Mandello. Per il corrente anno scolastico sono monitorate con il registro elettronico sia le assenze che le entrate in ritardo e le uscite anticipate. E una seconda serie senza chiave, batteria. È stata prodotta dal 1969 al 1983 in 238762 esemplari. La gamma era composta da due versioni: la 125L in vendita al prezzo di lancio di 3.555 euro e la 200L in vendita al prezzo di lancio di 3.895 euro. La Vespa GT 60º confermava l'equipaggiamento della show bike da cui derivava e che comprendeva il cupolino sportivo fumé, la strumentazione con grafica rétro composta da display a cristalli liquidi e strumenti analogici circolari, cromature e la colorazione Grigio 725 della carrozzeria. Il giorno dopo il leader dell'Azienda Enrico Piaggio, in una lettera indirizzata al Direttore dello stabilimento e a tutte le maestranze, così scrisse: "Ho il piacere di comunicarVi che i primi esemplari hanno incontrato l'ammirazione generale..Vi esprimo il mio più vivo compiacimento, certo che con l'unione di tutte le forze, potremo segnare altri passi importanti per la nostra ripresa industriale" .[5]. - Duration: 16:28. La Granturismo 125L è uscita definitivamente di scena nel corso del 2007[15]. La Vespa 50 HP è stata prodotta dal 1991 al 1999, precisamente: il modello 3 marce dal 1991 al 1993 il modello 4 marce dal 1993 al 1999. https://www.instagram.com/mbarba_21Dagnolf! La vespa 50 originale va a 45 km/h invece la 50 super sprint ha una velocità max di 65 km/h. Uscì di produzione nel 1982, assieme alla ET3, è tuttora molto ricercata tra i collezionisti e vespisti restauratori con uno sviluppato mercato after-market. → ZanobabyTwitter → https://twitter.com/ZanoMind?lang=enTWITCH! I voti sono disponibili seconda la periodicità con la quale vengono effettuate le prove di valutazione (compiti in classe, interrogazioni, ecc). È stata prodotta con un'unica colorazione verde chiaro (codice MaxMeyer 1.298.5303). L'unica miglioria che la differenzia dalla PK 50 Elestart Automatica è il contachilometri della versione PK "XL Rush", ovverosia con quattro spie e l'indicatore del livello della miscela. Nel 2000 fu annunciata la versione 50 a 4 tempi con il motore HiPer4 omologato Euro 1. Alcuni concorrenti denominati "corsari" in barba al regolamento che ne prevedeva la squalifica facevano vere e proprie gare di velocità. Giancarlo Tironi, studente italiano, raggiunge il Circolo Polare Artico; l’argentino Carlos Velez attraversa le Ande; il giornalista italiano Roberto Patrignani va in Vespa da Milano a Tokyo; James P. Owen dagli USA alla Terra del Fuoco; Santiago Guillen e Antonio Veciana da Madrid a Atene (la loro Vespa, che per l’occasione fu decorata da Salvador Dalì, è tuttora esposta al Museo Piaggio); Miss Warral da Londra all’Australia e ritorno; l’australiano Geoff Dean compie in Vespa il giro del mondo. La Granturismo è, nella storia della Vespa, il 138º modello realizzato ed è stata introdotta sul mercato nel 2003, per affiancare i già esistenti modelli ET2, ET4 e PX, ponendosi al top di gamma. La Vespa è un modello di scooter della Piaggio, brevettato il 23 aprile del 1946, su progetto dell'ingegnere aeronautico Corradino D'Ascanio. Successivo al modello PK, è molto simile alla 50 HP che la segue, da cui si differenzia per il quadro strumenti dal colore di sfondo diverso e dal numero di spie presenti, ridotto a 3 rispetto alle 4 del modello più recente. Il veicolo vanta anche un'imitazione: il 9 giugno 1957 le Isvestja salutano l’avvio della produzione in URSS, a Kirov, della Vjatka 150 cc, una copia di Vespa. Veniva prodotta per il mercato italiano in due colori, il rosso e il blu pavone, il primo in due tonalità, per i mercati esteri venne prodotta anche in livrea bianca, ci fu anche una piccola produzione di vespa 50 ss che aveva lo stesso telaio della sorella maggiore (cioè con il finto serbatoio, il manubrio sportivo e lo scudo "aerodinamico") ma con un motore depotenziato. La sigla del numero di telaio diventava nel 2006 ZAPM31301 con motorcode M315M. https://www.twitch.tv/zanoxvii È iscritta al registro delle imprese di Bari p. iva: 05966360728 , REA BA - 453124 Con Capitale investito pari a 50000€ PEC: mida_2006@pec.it Tutti i diritti riservati, Web Agency Syfer Zano Mind 384,128 views. La tecnologia Leader fu adottata dalla motorizzazione 125 nel 2000. Si diede, quindi, avvio alla produzione in serie di un primo lotto di 2.500 esemplari, 2.181 dei quali furono venduti nel 1946; un risultato destinato a quintuplicare nell'anno successivo, con 10.535 Vespa vendute[9]. Il nome deriva dalla moda dell'epoca di chiamare "Super", i modelli della stessa serie con prestazioni superiori. Le novità di questo modello furono molteplici, come ad esempio il freno anteriore a tamburo a doppia oliva, per una maggiore frenata, o il fanale anteriore di diametro maggiorato. Sulla forcella c'è un ritorno al passato con molla separata dall'ammortizzatore. Fu uno dei simboli degli anni settanta ed ebbe un grandissimo successo di vendite: le ultime serie, in particolare, erano (e sono tuttora) tra i mezzi preferiti per le elaborazioni meccaniche (la più semplice e gettonata era la sostituzione dello scarico cosiddetto "padellino" con lo scarico ad espansione a "siluro" (già visto sulla sorella maggiore 125 ET3 Primavera) perché a partire dal 1978 vennero installati dei rinforzi sotto al telaio e quindi è più robusto rispetto alle serie precedenti; inoltre alcuni sostituivano il nasello anteriore con un altro più squadrato, come i modelli PK e PX. In una seconda fase della produzione, la casa madre introdusse gli specchietti retrovisori direttamente nella struttura del manubrio, mirando a garantire una maggiore efficienza alla visione posteriore rispetto a quella che era possibile ottenere grazie ai poco efficienti retrovisori prodotti da talune aziende operanti nel settore dei ricambi "after market". Agli alunni e ai genitori che lo desiderano viene distribuito un codice utente e una password strettamente personale che consente l’accesso ai soli dati dell’interessato. Venduta a 4500 euro è andata esaurita nel giro di due settimane, a conferma della passione verso questo mezzo. In ambito sportivo inoltre, questo modello di Vespa (assieme all'ancora più rara PK Automatica) era il premio che veniva dato a chi conquistava la Pole Position al Gp di Monza nel Campionato di Formula 1. Il particolare nome "946" deriva dal fatto che proprio nel 1946 Enrico Piaggio depositò all'ufficio brevetti di Firenze il progetto originario della Vespa, cui la 946 si richiama esplicitamente nelle sue forme. https://www.twitch.tv/skloppaBarba! A differenza delle Vespe 50 del passato monta numerosi pezzi in plastica, come il parafango anteriore, il bordino sotto-sella e la calandra posteriore (esteticamente una continuazione della sella), il coperchio del bauletto anteriore dietroscudo oltre che la parte superiore del cupolino che alloggia il contachilometri ed il musetto anteriore, già in plastica su diversi altri modelli. Dai modelli 50 cm³ (1963) per uso dai 14 anni senza patente e rigorosamente senza passeggero, alle 125 cm³ che potevano ospitare anche un passeggero (in particolare il modello Primavera) guidabili in Italia a partire dai 16 anni, fino alle versioni da 150 e 200 cm³ autorizzate anche al transito autostradale. [18], Questa Vespa speciale è stata realizzata in collaborazione con (RED), un'organizzazione con marchio no-profit, i cui derivati vengono devoluti al Fondo globale per la lotta all'Aids, la tubercolosi e la malaria. I motori disponibili erano i 125 da 15 CV e 200 da 20 CV della linea LEADER a carburatore, a 4 tempi e 4 valvole, in regola con la normativa Euro 2. CF / P.IVA 01317700555 Tel (39) 0763 344225 Email: info@gardenmotor.it Albero motore anticipato, il volano più leggero mai prodotto (pesava solo 1,35 kg), ed una rinnovata accensione elettronica con centralina marchiata Ducati, le permettevano di sviluppare 4 CV (cavalli) alla ruota. There is a list of all Nel 1949 venne costituito il Vespa club d'Italia che raggruppava i diversi club sparsi nel Paese. Aveva una cilindrata di 88,5 cm³ e 6 cv a 6000 giri/min. Il motore della VBB1 ha un funzionamento con miscela al 2% di olio, permettendo costi di gestione ancora più bassi e un funzionamento più regolare, oltre a ridurre le emissioni ed avere una notevole affidabilità. tutorial utilizzo classroom lato studente, RISULTATI FINALI ANNO SCOLASTICO 2019/2020, Determina a contrarre per affidamento diretto di beni e servizi. Il motore era sostenuto posteriormente dalla carrozzeria portante nelle vicinanze della ruota, il serbatoio situato anch'esso posteriormente dal lato opposto del motore e, perlomeno in alcuni modelli, con la presenza anche della ruota di scorta. L’avvenimento venne ripreso dal cinegiornale Movieton: gli italiani avrebbero visto per la prima volta la Vespa nelle pagine interne di Motor e nella copertina in bianco e nero de La Moto del 15 aprile 1946, toccandola con mano alla Fiera di Milano dello stesso anno, dove anche il cardinale Schuster si fermò incuriosito a guardare l’avveniristico veicolo[6]. x 57 mm. La “Primavera” adottava notevoli miglioramenti rispetto alla sua progenitrice; un motore potenziato, nonostante cubatura invariata a 121 cm³ e accensione sempre a puntine, venne aumentando il rapporto di compressione da 7.2 a 8.25, cosicché la potenza passò da 4,8 CV a 4500 giri a 5,56 a 5500 giri. Con poche modifiche, è ancora in produzione e utilizzato sulla Vespa 125 e 150 PX. Per la precisione, i motori radiali Piaggio, come buona parte dei motori italiani di quel periodo utilizzavano l'aria compressa proveniente da una bombola caricata da un "aviocompressore" Garelli, con caratteristiche diverse da quelle dei primi motori apparsi sulla Vespa. La Vespa 50 FL2 (chiamata anche in gergo Vespa V per via dell'inedito logo presente sullo sportello del vano portaoggetti) è stata prodotta dal 1990 al 1992. This article uses material from the Wikipedia article Nel 2006 la Granturismo 125L continua a vivere e subisce altre tre piccole modifiche ovvero viene montato di serie l'ammortizzatore anteriore con molla cromata, le griglie destra e sinistra del bauletto anteriore passano dal colore grigio al colore nero ed infine con l'omologazione del motore in euro 3 alla marmitta viene modificata la griglia paracalore da quella in plastica a quella in acciaio e cromata. Tale ipotesi è stata smentita dai vari esperti del veicolo[3]. In realtà la data della nascita è antecedente di circa un mese. Il carburatore non possiede lo starter (aria) inglobato, tale funzione veniva lasciata ad una "farfalla" posta all'ingresso della scatola filtro,tirando il pomello dell'aria, sotto la sella, si chiude sensibilmente l'ingresso dell'aria, a mezzo farfalla, aumentando così il quantitativo di combustibile (benzina) rispetto al comburente (aria). Richiedeva manutenzione, ma a quella data era stata progettata per sopravvivere nei lunghi tragitti alle possibili insidie del dopoguerra, come il perforamento di una gomma. Jetzt online gedenken. Il modello T5 fu costruito dal 1985 al 1989. Altra novità è la presenza di tre travasi nel cilindro anziché due (ET3=Elettronica 3 Travasi) che danno alla Vespa ET3 più spunto e una maggiore velocità di punta di 98 km/h. La Vespa P 125 ETS, prodotta dal 1984 al 1986, anche nella versione con avviamento elettrico (Elestart), fu la Vespa "small-frame" più potente mai prodotta: si può dire che sia l'erede della famosa Primavera ET3. (Bruce The Deus). Il giallo è una nuova colorazione dopo le tinture della Special, colore che ha sempre caratterizzato questo modello. Per nulla scoraggiato dalle avversità. Nello stesso anno si assiste alla partenza del primo di una lunga serie di raid su due ruote. Il sellino era per una persona e di tipo ciclistico, con la possibilità di aggiungerne un secondo per il passeggero; con il nuovo modello è stata piazzata la sella allungata, che rendeva più difficoltosi i tentativi di furto della miscela dal serbatoio. Un carburatore leggermente maggiorato (da 16:10 a 16:12, come altre versioni PK). Il motore introduceva soluzioni innovative come la frizione modificata con cuscinetto reggispinta ed un unico cavo rigido per l'innesto delle marce. Negli archivi della Piaggio non vi è inoltre traccia di utilizzo di componenti aeronautici nel motociclo. È stato senz'altro, assieme alla Special, uno dei "vespini" di maggior successo, pur senza aver goduto del fascino della versione Special; ciò è dovuto soprattutto al fatto che la R portava con sé il retaggio stilistico della Vespa classica a faro tondo prodotta fino ad allora, che nulla poteva contro l'innovazione e la controtendenza del freschissimo faro quadro Special (oltre al fatto che ha avuto per tutta la produzione 3 marce contro le 4 della Special). Nel 1977 fu subito pensata nelle tre motorizzazioni classiche per Piaggio, 125, 150 e 200, la PX incarnava "la vespa del futuro": nuova carrozzeria, diversa piega del manubrio, forcella anteriore rivisitata con dispositivo antiaffondamento, agile e scattante riscosse subito molto successo tra il pubblico.
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