L'infanzia di Agnese trascorse tra il palazzo del padre in città e quello di Sasso Rosso sul Monte Subasio. Il 5/5/1238 “Pia meditationes pensantes” il Papa concede ad Agnese norme simili a quelle del digiuno praticato da Chiara. Il Papa rispose che per l’accesso a San Damiano ed altri monasteri, era necessaria la licenza speciale della sede apostolica, mentre per gli altri bastava una licenza data dai superiori. Presa d’amor Divino, fin dall’età di quattro anni, mostrò una così forte inclinazione all’esercizio della preghiera da trascorrere intere ore immersa nell’orazione, ritirata nei luoghi più riposti della casa paterna. Le suore erano tenute ad indossare dei veli che coprissero guance, collo e fronte. La quarta lettera, probabilmente dettata da Chiara, è un congedo alla sorella Agnese: Chiara le raccomanda di seguire sempre la povertà, l'umiltà e la carità. Matilde nacque tra il 1240... Iscriviti alla newsletter per ricevere il santo del giorno sulla tua email: Aggiungi il santo del giorno sul tuo sito. Nata nel 1194, Chiara era figlia della famiglia nobile degli Offreducci. Così i suoi parenti prendono atto che, giunta a quel punto ormai era al di fuori della giurisdizione famigliare. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({ Con Francesco lontano, Chiara capì che il precetto della povertà non era più al sicuro, e che doveva fare qualcosa per continuare a mantenerlo di fronte alle costrizioni della santa sede. Vedi tutti i santi del mese di Agosto 2020. Matilde di Hackeborn fu una monaca dell'abbazia di Helfta, la sua esperienza mistica venne raccolta nel Liber Gratiae specialis. Francesco, secondo la regola perugina, cominciò a stilarne una propria. Deriva dalla parola di lingua latina clarus la cui etimologia è “chiaro”. Durante il suo governo, che esercitò sempre con illuminata fermezza, seppe tenere sempre vivo nella comunità, con la parola e con l’esempio, un gran desiderio di perfezione. Chiara arrivò subito per salvarla ma improvvisamente il corpo di Agnese diventò talmente pesante che i soldati invano tentarono di trasportarla; alla fine la lasciarono, mezza morta, in un campo vicino al monastero. Il sei Agosto del 1247, il Papa promulgò una nuova regola da lui stesso creata. Per colpa di questa le suore furono costrette ad accettare donazioni. Nella sua vita si comportò sempre in modo esemplare. I penitenti avevano la garanzia della difesa della Chiesa contro l’opposizione dei famigliari. A fronte di questa necessità, chiese ed ottenne da Onorio III, Papa succeduto ad Innocenzo III nel 1216, l’autorizzazione ad organizzare tutti questi movimenti spontanei. Questo è suffragato da ritrovamenti archeologici. Sedici giorni più tardi, secondo alcune leggende agiografiche, si rifugiò nel monastero di Sant'Angelo a Panso, dove le suore benedettine avevano offerto rifugio a Chiara, e decise di condividere la vita di povertà e penitenza di sua sorella. Il novello monastero fu chiamato “della Croce”, su proposta della stessa Giovanna, che ne venne subito eletta badessa. Con i tentativi del Papa di negare il diritto a non possedere beni, Agnese e Chiara resistettero e lottarono costantemente per mantenere il principio di povertà comune. I monasteri erano sottomessi al ministro generale, che doveva confermare l’elezione della badessa. Chiara invece era di parere opposto, l’ideale di povertà assoluta e di adesione al Vangelo era l’essenziale della sua vita religiosa. Da questo momento i frati limitarono il più possibile i rapporti con le "Povere Dame di San Damiano". Proprio in questo contesto emerse l’audacia di uno sparuto gruppo che volle predicare la pace”. Solo con la clausura le donne potevano essere protette e sollevate da ogni preoccupazione, e per questo erano necessarie delle donazioni. Era la terza delle quattro figlie del conte Favarone di Offreduccio degli Scifi, preceduta da Chiara e Penenda, l'unica di loro che si sposò, seguita da Beatrice, che avrebbe invece raggiunto le sorelle a San Damiano con la madre; il suo vero nome, Caterina, le fu cambiato da Chiara al momento della professione monacale. Francesco le suggerisce di recarsi in chiesa la Domenica delle Palme vestita nel modo migliore, poi, il giorno successivo, fuggire dalla città e convertirsi. Per Chiara era anche importante il lavoro manuale, i loro prodotti non dovevano essere usati solo all’interno del monastero ma dovevano aiutare le comunità. Chiara vide aprirsi uno spiraglio, e così inizio a scrivere la prima regola redatta da una donna. Chiara ai pellegrinaggi preferiva una vita contemplativa, amando sopra ogni cosa parlare di Dio nei confini della propria dimora. E del resto – ha concluso Parolin – anche il mondo di San Francesco non era pacifico, era un groviglio di conflitti pieno di mura e di torrette difensive. Chiara Frugoni ritiene che, almeno nei primi tempi, il lavoro di Chiara e delle sue compagne, comprendesse anche l’aiuto delle persone raccolte intorno a San Damiano. Il contenuto è disponibile in base alla licenza, https://www.maranatha.it/Franchiara/Chiara04Text.htm#Terza, Missionarie Clarisse del Santissimo Sacramento, Povere Clarisse Missionarie dell'Immacolata Concezione, Suore Clarisse Francescane Missionarie del Santissimo Sacramento, Chiara di Assisi. Festa di Santa Chiara Nella ricorrenza della festa di Santa Chiara si è concluso, anche a Gerusalemme, l’8° Centenario della fondazione dell’Ordine della Santa d’Assisi. Conscia che la regola da lei scritta potesse non venire accettata, Chiara decise di scrivere anche un testamento in parallelo. enable_page_level_ads: true Chiara non si piegò, ed ottenne dal pontefice il rinnovo del “privilegio dell’altissima povertà” per San Damiano e per alcuni monasteri che lo avevano chiesto. (31) La tua prudenza avrà saputo che, eccettuate le deboli e le malate, per le quali ci ha esortato e comandato a usare ogni discrezione possibile riguardo a ogni cibo, (32) nessuna di noi sana e valida dovrebbe mangiare se non cibi quaresimali soltanto, tanto nei giorni feriali che in quelli festivi, digiunando ogni giorno, (33) eccettuate le domeniche e il Natale del Signore, nei quali dovremmo mangiare due volte al giorno. Dopo pochi giorni dal suo trasferimento i famigliari di Chiara la vennero a cercare. Chiara finché visse ebbe rapporti continui con i frati. (38) Ma siccome la nostra carne non è carne di bronzo, né la nostra forza è la forza della pietra, (39) ché anzi siamo fragili e proclive a ogni debolezza corporale, (40) carissima, io ti prego e ti domando nel Signore di ritrarti saggiamente e discretamente da una certa austerità nell'astinenza, indiscreta e impossibile, che ho saputo tu hai intrapreso, (41) affinché vivente confessi il Signore, e renda al Signore il tuo ossequio ragionevole e il tuo sacrificio sempre condito di sale". Santa Chiara d'Assisi (Chiara Scifi) - Vergine. Raccomandava vivamente alle consorelle spirito di sacrificio e impegno personale nella realizzazione di una solida vita spirituale. I frati avevano chiesto a Gregorio come essere conformi alla regola per quanto riguardava l’accesso ai monasteri femminili. Chiara fa quanto le viene detto: la domenica si reca alla funzione ma, sopraffatta da altre persone resta indietro. In realtà, come già scritto, il gesto del taglio dei capelli fa di Chiara una penitente e non una monaca. 1673, nel Martirologio Romano. Gregorio IX la esorta invece a seguire le regole Benedettine unite alle direttive pontificie. Trinità. google_ad_client: "ca-pub-4218884261526235", Consacratasi interamente a Dio, Chiara volle seguire l’esempio della sorella Giovanna, chiedendo di entrare nel locale reclusorio, dove fu accolta nel 1275. Nel 1226 Francesco morì. Il racconto della Domenica delle Palme è presente solo nella leggenda di Chiara, né la sorella né le nipoti menzionano l’accaduto al processo di canonizzazione. L'unica cattedrale dedicata alla Santa, invece, si trova nella città di Iglesias. Questa parabola viene citata più volte durante la cerimonia di monacazione. Il Pontefice, prima di firmare l’Enciclica Fratelli Tutti, ha portato un saluto alle clarisse del Protomonastero di Santa Chiara (Continua dopo il video). Presa d’amor Divino, fin dall’età di quattro anni, mostrò una così forte inclinazione all’esercizio della preghiera da trascorrere intere ore immersa nell’orazione, ritirata nei luoghi più riposti della casa paterna. (Continua dopo la foto). Sant’Aurora viene celebrata il 20 ottobre, giorno in cui si festeggia anche Santa Orora, venerata sull’isola di Man nel Mare d’Irlanda.Le tracce sulla vita di questa Santa … A validare la tesi che fosse già presente una struttura ci giungono: la leggenda dei tre compagni, e la lettera di Giacomo da Vitry . Erano trascorsi solo dieci mesi dalla morte di Chiara, quando il vescovo di Spoleto, Pietro Paolo Trinci, ordinò il 18 giugno 1309 di iniziare il processo informativo sulla sua vita e sulle virtù; poiché, però, avvenivano sempre nuovi miracoli e aumentava la devozione per la pia suora di Montefalco, molti fecero viva istanza presso la S. Sede per la canonizzazione di Chiara; procuratore della causa fu Berengario di S. Africano, che a tal fine si recò nel 1316 ad Avignone da Giovanni XXII, il quale deputò il cardinale Napoleone Orsini, legato a Perugia, a informarsi e riferire. Diversi sono gli ordini nati nel tempo: ∗ Leggenda di santa Chiara vergine, traduzione di C.A. Infine nel sei maggio del 1288 Niccolò IV, primo Papa francescano, con la “Devotionis vestrae praecibus”, sancì il definitivo abbandono del “privilegium paupertatis” a cui Chiara teneva tanto. Il nuovo processo, cominciato il 6 settembre 1318 e dal quale sarebbe dipesa certamente la canonizzazione di Chiara, per cause del tutto esterne non poté tuttavia aver seguito. (35) Tuttavia noi sane digiuniamo ogni giorno, eccetto la domenica e il Natale. Le stesse sorelle affermarono concordemente che il taglio dei capelli fosse stato fatto dal Santo. E perché le donne potessero dedicarsi esclusivamente alla preghiera e alla penitenza, avevano necessità di una rendita derivante da proprietà, ed era quindi impossibile che la chiesa concepisse un monastero femminile interamente dedito alla povertà. Vi furono dispute tra i francescani e gli agostiniani riguardo all'appartenenza di Chiara all'uno o all'altro ordine (un'importante riconoscimento per... Dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo, Fin dal secolo XII nella basilica vaticana di san Pietro e in quella di san Paolo sulla via Ostiense, si celebravano gli anniversari delle loro dedicazioni fatte nel secolo IV dai santi Pontefici Silv. Rigide erano anche le regole sul digiuno e sull’astinenza. Il suo corpo riposa nella chiesa delle monache agostiniane di Montefalco. Nel 1736, Clemente XII ordinò la ripresa della causa e l’anno seguente la S. Congregazione dei Riti approvò il culto ab immemorabili; nel 1738, fu istruito il nuovo processo apostolico sulle virtù e i miracoli, ratificato dalla S. Congregazione dei Riti il 17 settembre 1743. Giovanni di Vettuta, parente di Chiara, si stupisce delle condizioni di vita della piccola che, nonostante vivesse in una delle famiglie più ricche di Assisi non apprezzava il buon cibo e vestiva poveramente, preferendo indossare la stamigna, tessuto di lana sottile e resistente, anziché gli abiti adatti al suo rango. Qui non vi era intenzione di restarvi, ma solo di rimanervi finché Francesco non avesse trovato una sistemazione definitiva. Ad ogni modo la presenza di Francesco a Sant’Angelo, la lettera di Giacomo da Vitry (vescovo di Acri in Palestina), la lettera scritta da Francesco stesso “ad fideles”, narrano di un progetto vasto per partecipare il suo carisma - a maggior gloria di Dio e in obbedienza alla Chiesa, contrariamente a quanto avveniva per alcuni movimenti eretici del tempo - a uomini e donne, sempre con il fine di condurre in Paradiso quante più anime possibili. Poco dopo l’incarico di Papa di Innocenzo IV, le suore di San Damiano si dimostrarono nuovamente insofferenti verso le regole benedettine e le costituzioni ugoliniane. Innocenzo IV approvò “ad personas” la regola, in modo che fossero tutelate solo le compagne di Chiara; questo non prevedeva così alcun futuro per le altre suore. Venne poi copiata dalla sorelle di Chiara, ed ebbe una discreta diffusione nel 1381-1447. Giovanna ne interessò il vescovo Gerardo Artesino, che, con decreto del 10 giugno 1290, riconobbe la nuova famiglia religiosa, dando ad essa la regola di s. Agostino e autorizzando in pari tempo l’accettazione di novizie. Santa Chiara d'Assisi (Chiara Scifi) - Vergine . Seconda figlia di Damiano e di Giacoma, Chiara nacque a Montefalco, in provincia di Perugia, nel 1268, e lì trascorse tutta al sua vita. }); Il tuo nome (richiesto) La tua email (richiesto) Oggetto Il tuo messaggio, Questo sito utilizza solo cookie tecnici. In sostanza il Papa concesse ben poco, perché il cardinale Rinaldo di Ienne aveva previsto l’approvazione solo per il monastero di San Damiano. L’agiografo è a conoscenza del fatto che questa opera sarà letta soprattutto dalle monache, che prenderanno ispirazione dal modus vivendi della santa, per questo non può fare a meno di darci una visione di parte della vita della bambina, come sostiene la storica Chiara Frugoni. Agnese aveva raggiunto sua sorella sedici giorni dopo la conversione di Chiara. Negli anni seguenti, Francesco è costretto a finire di scrivere la regola, infatti il 31 maggio del 1221 Il Capitolo generale approvò finalmente tale regola, che però rimase non bollata, perché priva del sigillo Papale. Ad Assisi le sorelle avevano ottenuto di poter continuare a seguire la regola di Chiara, mettendosi però al di fuori dell’Ordine di Santa Chiara. Per Francesco, homo populi, riuscire a portare al suo ideale di povertà una figlia della nobiltà assisese, destinata a nozze importanti, sarebbe stato un modo clamoroso di dimostrare la validità della sua parola e la possibilità di pacificazione fra cittadini maiores e minores (secondo la studiosa Chiara Frugoni). Dalla stessa Cronaca viene narrato che Francesco, compiacendosi della resistenza opposta da Agnese nei confronti dei suoi genitori, le tagliò i capelli e le diede l'abito della Povertà. Così il 21 agosto del 1244 Innocenzo mandò una circolare in cui spiegava che la regola benedettina serviva solo come copertura giuridica; vincolava infatti alla rinuncia al possesso individuale, all’obbedienza e alla castità. Ipotesi parziale, quella della Frugoni, visto che più avanti l'agiografo parlerà del taglio di Agnese e veniamo a conoscenza del fatto che anche il taglio di Chiara fosse ad opera di Francesco. Una Enciclica di grande importanza che viene considerata la summa di sette anni di papato. (Ste.Ber./Fla.Pag.) A questo punto Agnese, incoraggiata da Chiara e dal fratello, Re Venceslao, chiede al Papato l’approvazione di una regola sulla forma vivendi di Francesco. Lainati, in F. Processo di canonizzazione di S. Chiara di Assisi. Riparte da Spello intorno alle 14.30 Papa Francesco in direzione Assisi. I resti di sant'Agnese riposano vicino al corpo della madre e delle sorelle nella Chiesa di Santa Chiara ad Assisi. Onomastico del nome. Il nostro tempo liquido e triste, colpito dalla pandemia può sembrare un tempo per realisti, per costruttori di muri, eppure è proprio in questo nostro tempo che Francesco ha scelto il vocativo ‘Fratelli tutti’. Santa Chiara inviò sua sorella Agnese alla collina di San Vito, presso Firenze, per fondare lì un convento, di cui resta oggi un edificio, ubicato in via San Vito (Firenze) e noto come la Fonte di San Francesco. Federazione S. Chiara di Assisi delle Clarisse di Umbria-Sardegna. Godette di scienza infusa e difese vivamente la fede. Dopo la sua morte i devoti le hanno attribuito numerosi miracoli. In tanti ad Assisi ad attendere Papa Francesco. E’ possibile contattare AssisiNews via mail a [email protected] inviando comunicati stampa, segnalazioni, scritti ed immagini fotografiche. Pregò affinché il Signore proteggesse la città, e i Saraceni miracolosamente si ritirarono salvando la città. Fu solo nel 1624 che Urbano VIII concesse, dapprima all’Ordine (14 agosto), poi alla diocesi di Spoleto (28 sett. Nata nel 1194, Chiara era figlia della famiglia nobile degli Offreducci. Della giovinezza di Chiara sappiamo poco altro, in quanto l’unica fonte di notizie sono le scarse testimonianze date al processo di canonizzazione da famigliari e conoscenti. Il 17 agosto si commemora la Santa, mentre il 30 ottobre si celebra la festa “Impressio Crucifixi in corde S. Clarae”. Per visitare il sito della Comunità Cattolica di Santa Chiara di Montefalco in Michigan Clicca qui, Click qui per scaricare il libro “Vita della Beata Chiara detta della Croce da Montefalco” descritta da Battista Piergilii da Bevagna – 1640  (405 pagine – 12,4 Mb). Il possibile motivo della presenza di questo racconto va cercato nel contrasto fra l’apparizione di Chiara riccamente vestita la Domenica delle Palme, e quella di Chiara nella radicale spogliazione alla Porziuncola, allusione alle rinunce della nuova vita. Mancava ancora l’approvazione del Papa, che arrivò il nove agosto del 1253, a pochi giorni dalla morte di Chiara, con la bolla “Solet annuere”. La santità della piccola e le elette virtù di Giovanna fecero accorrere nel reclusorio di Montefalco sempre nuove aspiranti, per cui ben presto si dovette intraprendere la costruzione di uno più grande, che, cominciata nel 1282, si protrasse per otto anni tra opposizioni, contrasti e difficoltà di varia natura. Negli ultimi anni affermava insistentemente di avere impressa nel suo cuore la Croce del Signore e, dopo la sua morte, le consorelle volendo provare il senso delle sue parole, dopo averle estratto il cuore, vi trovarono impressi i segni della Passione. Chiara si trasferì a S. Angelo di Panzo con Agnese. Immediatamente il corpo di Agnese si fa di piombo e nessuno riesce più a smuoverla. Chiesa Santuario di Santa Chiara da Montefalco, a Montefalco: Ricorrenza: 17 agosto: Chiara da Montefalco (Montefalco, 1268 – Montefalco, 17 agosto 1308) è stata una religiosa italiana. Consacratasi interamente a Dio, Chiara volle seguire l’esempio della sorella Giovanna, chiedendo di entrare nel locale reclusorio, dove fu accolta nel 1275. L’undici maggio 1238, con “Angelis gaudium” il Papa, irritato, oppone un netto rifiuto alla richiesta di Agnese, esortandola a non seguire ciò che le viene suggerito da qualcuno con più zelo che scienza. Una tradizione leggendaria, fondata su una accesa pietà e su una ingenua nozione dell’anatomia, riferisce che nel cuore di Chiara, di eccezionali dimensioni, si credette di scorgere i simboli della Passione: il Crocifisso, il flagello, la colonna, la corona di spine, i tre chiodi e la lancia, la canna con la spugna. A sei anni entrò nell’eremo in cui viveva sua sorella Giovanna e dove, nel 1291, dopo la morte di questa, Chiara venne eletta Superiora, ufficio che conservò fino alla morte. Il biografo a questo punto si lascia sfuggire un dettaglio importante. E’ quanto afferma  la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, in occasione della visita odierna di Papa Francesco ad Assisi. L’accordo del permesso fu scritto nella leggenda di Chiara e la Frugoni ritiene sia veritiero, poiché tale leggenda era stata riportata da un Papa che difficilmente avrebbe potuto mentire sui permessi accordati dal suo predecessore. Chiara significato. “In questo luogo riconosciuto ovunque come luogo di Pace – ha proseguito Tesei – il Santo Padre firma la sua terza Enciclica, ‘Fratelli tutti’, riprendendo gli insegnamenti che Francesco ha donato al mondo. Santa Chiara della Croce o di Montefalco, Santa vissuta a Montefalco nel 13 secolo fu Madre Badessa Agostiniana e venne canonizzata il 08 dicembre 1881 da Leone XIII. Le costituzioni ugoliniane sono norme rigorose che prevedono la clausura più stretta. Questo ruolo significava essere alla guida di una comunità di monache e di abbracciare la clausura. Nella biografia ufficiale viene narrato un racconto simbolico del momento in cui Chiara rinuncia alla sua vita terrena per intraprendere la carriera monacale. Nel 1290, allorché il nuovo reclusorio fu terminato, si pensò che sarebbe stato più opportuno fosse eretto in monastero, affinché la comunità potesse entrare a far parte di qualche religione approvata. La ragazza chiede a Francesco consiglio per prendere i voti dato che era consapevole di non poter contare sull’autorizzazione della famiglia. Chiara ottenne nel 1216 da Innocenzo III il permesso di non essere mai costretta a ricevere possedimenti e lasciti per il sostegno delle suore. Fu una confidente di una promessa della Madonna. La principale chiesa dedicata a Chiara è la basilica di Santa Chiara ad Assisi, dove le sue spoglie sono conservate. Venivano spiegati in dettaglio: la clausura, il silenzio ed i digiuni. Già nelle sue udienze Papa Bergoglio ha più volte sottolineato la necessità di perseguire il bene comune  attraverso la sussidarietà e la partecipazione di tutti, il bisogno di mettere in campo un forte spirito di servizio per uscire dalla crisi attuale e per guarire della malattie interpersonali e sociali. I famigliari arrivano a San Paolo per prenderla e riportarla a casa. La leggenda devozionale racconta come Monaldo, fuori di sé dalla rabbia, abbia sguainato la spada per colpire la giovane senza riuscire nell'intento. https://www.maranatha.it/Franchiara/Chiara04Text.htm#Terza. La figlia imitò presto la madre nella carità, preparando pranzi che non serviva in prima persona per timidezza, come ricorda Bona di Guelfuccio. Seconda figlia di Damiano e di Giacoma, Chiara nacque a Montefalco, in provincia di Perugia, nel 1268, e lì trascorse tutta al sua vita. Il Papa fece visita a Chiara nel tentativo di conformare la regola delle comunità femminili a quella dei Benedettini; di conseguenza, anche a tutte le altre comunità/monasteri che si ispiravano a San Damiano seguendo la formula vivendi di Francesco d'Assisi. Dopo la morte di Chiara, Agnese di Boemia chiese ancora la possibilità di seguire la regola dell’amica e finalmente fu accontentata. In tanti ad Assisi ad attendere Papa Francesco. Si distinse per l’amore alla passione di Cristo, ed ebbe molto a cuore la devozione alla Croce. Il giorno dopo fugge come da accordi. Erano trascorsi solo dieci mesi dalla morte di Chiara, quando il vescovo di Spoleto, Pietro Paolo Trinci, ordinò il 18 giugno 1309 di iniziare il processo informativo sulla sua vita e sulle virtù; poiché, però, avvenivano sempre nuovi miracoli e aumentava la devozione per la pia suora di Montefalco, molti fecero viva istanza presso la S. Sede per la canonizzazione di Chiara; procuratore della causa fu Berengario di S. Africano, che a tal fine si recò nel 1316 ad Avignone da Giovanni XXII, il quale deputò il cardinale Napoleone Orsini, legato a Perugia, a informarsi e riferire. Una curiosità… nel 1926 negli Stati Uniti, precisamente a Grosse Pointe Park, in Michigan, vennero costruite una Parrocchia e una scuola dedicati a Santa Chiara di Montefalco, dalle quali col tempo si è formata una Comunità Cristiana molto devota alla Santa. Il riferimento a questi ordini non sarebbe stato il vescovo, ma direttamente la Santa Sede. Venne costruita e consacrata nel 1265 una splendida Basilica a lei dedicata. Mentre Chiara ed Agnese passavano da un monastero all’altro, Francesco e i suoi confratelli mettevano a posto un piccolo alloggio vicino alla chiesa di San Damiano. Così nel 1250 Innocenzo IV fu costretto a ritirare la sua regola, e nell’Inter personam del sei giugno dello stesso anno, scrisse al Cardinale Rinaldo di Ienne che le monache potevano continuare a seguire le regole precedenti. Foto in evidenza: Marco Berti/Redazione AssisiNews; foto all’interno del pezzo: Lavinia Maria Lunghi, p.g.c. L'approvazione papale della regola arrivò solo nel 1253, e vide la Santa impegnarsi ed impuntarsi per ottenere il privilegio della povertà, mentre il clero insisteva perché le Clarisse accettassero una regola già esistente anziché redigerne una nuova. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({}); Alla morte della sorella (22 novembre 1291), Chiara fu chiamata immediatamente a succederle nella carica, contro la sua volontà e nonostante la giovane età. Francesco aveva una visione più flessibile, simile alla visione evangelica, il Papa invece imponeva delle regole severissime di mortificazione e dei ritmi rigidi della penitenza monastica. La ricorrenza in cui si celebra è il giorno 11 Agosto Come si determina il Santo del giorno? La biografia di Santa Chiara, scritta da Tommaso da Celano subito dopo il processo di canonizzazione, descrive la piccola Chiara riservata, dedita alle preghiere e alle rinunce. Tutto questo sempre secondo la personalissima e parziale interpretazione della suddetta autrice. «Ad Assisi in Umbria nel convento di San Damiano, santa Agnese, vergine, che, seguendo nel fiore della giovinezza le orme di sua sorella santa Chiara, abbracciò con tutto il cuore la povertà sotto la guida di san Francesco.». Nella nostra regione – ha concluso Tesei – viene dunque rinnovato e sigillato un invito universale alla fratellanza, che va oltre i singoli credo religiosi, e che vuole indicare la strada da percorrere verso un mondo post-pandemia”. Secondo questo racconto i parenti di Agnese furono costretti a ritirarsi e a permetterle di rimanere con la sorella Chiara, sopraffatti da un potere spirituale contro il quale la forza fisica nulla poteva. La ricorrenza in cui si celebra è il giorno 11 AgostoCome si determina il Santo del giorno? Nome: Santa Chiara. Così un giorno i famigliari arrivarono e tentarono di prenderla con la forza. Chiara, sposa di Cristo, evoca la parabola delle vergini prudenti che escono incontro allo sposo che giunge a mezzanotte. Allo stesso tempo la regola francescana non era ancora stata istituita. Vita, conversione, miracoli (commento), a cura di G. Boccali, Edizioni Porziuncola, Assisi 2003. Nel 1240, durante l'invasione saracena di Assisi, la Santa nonostante fosse molto malata, si fece condurre davanti al nemico con il Tabernacolo. Se vuoi saperne di più clicca sul link di, Montefalco, 1268 – Montefalco, 17 agosto 1308. Tenendo conto delle direttive Papali del passato e delle regole dei frati minori, la futura santa ribadì la proibizione di possedere qualsiasi proprietà. Tanta era la fama di sé e delle sue virtù suscitata in vita da Chiara, che subito dopo la morte, avvenuta nel suo monastero della Croce in Montefalco il 17 agosto 1308, fu venerata come Santa. Da questo punto il santo esce di scena, la biografia si concentra principalmente su Chiara dedita alla vita di clausura, ritornando molto più avanti all’atto del taglio dei capelli di Agnese. ; † Assisi, 11 agosto 1253) è stata una religiosa e fondatrice italiana, dell'Ordine di Santa Chiara (dette Clarisse) e collaboratrice di san Francesco: è stata dichiarata santa da papa Alessandro IV nel 1255. ), di recitare l’Ufficio e la Messa con preghiera propria in onore di Chiara, il cui nome Clemente X fece inserire, il 19 apr. Memoria di santa Chiara, vergine, che, primo virgulto delle Povere Signore dell’Ordine dei Minori, seguì san Francesco, conducendo ad Assisi in Umbria una vita aspra, ma ricca di opere di carità e di pietà; insigne amante della povertà, da essa mai, neppure nell’estrema indigenza e … Molti i pellegrini ad attendere il Pontefice, per un nuovo fuori programma della giornata, "Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze.\r\nProseguendo nella navigazione del sito acconsenti all'uso dei cookie. Il testo della terza lettera di Chiara dice invece: "A proposito delle cose per le quali tu mi hai già domandato di aprirmi a te, (30) cioè quali sarebbero le feste - come credo tu abbia fino a un certo punto calcolato - che il nostro gloriosissimo padre san Francesco ci avrebbe esortato di celebrare in modo speciale con una variazione di cibi, ho pensato che bisognava rispondere alla tua carità. L’adesione alla regola benedettina le imponeva di accettare le rendite feudatarie e quindi di venir meno al principio di povertà assoluta tanto caro alla regola Francescana. La Chiesa in quel periodo riteneva che la spiritualità femminile si dovesse esprimere esclusivamente con la clausura, staccandosi completamente dal mondo.
2020 santa chiara ricorrenza