Intercendo presso Dio, per la salvezza dalla peste del paese di Varazze. Il comune senese acquistò l'abitazione della santa (che apparteneva all'Arte della Lana) e altri edifici annessi per costruire un santuario subito dopo la canonizzazione di Caterina, nel 1461. Mentre è assorta in preghiera in una chiesetta del Lungarno, detta ora di Santa Caterina, riceve le stimmate che, come l’anello del matrimonio mistico, saranno visibili solo a lei. La zona della Conca di Vallechiara, ricca di acque convogliate a Fontebranda, era abitata da numerosi lavoratori della lana, che qui avevano le loro abitazioni, i laboratori e le tintorie. Ad ogni modo, pur di non concedere la sua mano, giunge a tagliarsi completamente i capelli, coprendosi il capo con un velo e chiudendosi in casa. Nel 1376 è incaricata dai fiorentini di intercedere presso il papa per far togliere loro la scomunica che si erano guadagnati per aver formato una lega contro lo strapotere dei francesi. Si arriva ben presto a Fontebranda, un’antica fonte medievale fortificata, dove la giovane Caterina andava ad attingere l’acqua e per questo viene anche chiamata la “Santa di Fontebranda”. La gemella Giovanna morirà poco tempo dopo la nascita. Lo supera brillantemente e le assegnano un direttore spirituale, Raimondo da Capua, diventato in seguito il suo erede spirituale. In un’altra visione Cristo le prende il cuore e lo porta via, al ritorno ne ha un altro vermiglio che dichiara essere il suo e che inserisce nel costato della Santa. Il suo miracolo piú eclatante in vita, lo compie nel 1374. La Santa, a 12 anni, si vota al Signore: consacrandoGli la sua verginità; e rifiutando, per questo, ogni proposta di matrimonio. Per evitare i rimproveri dei genitori, passa il cibo di nascosto ai fratelli o lo distribuisce ai gatti di casa. Le città interessate, Elezioni comunali 2019: quando e dove si vota? La storia di Caterina è quella di una donna che ha vissuto per la pace nei popoli. Tra l’altro, la Santa , detta il Dialogo della Divina Provvidenza in volgare, che la mistica considera suo testamento spirituale. Caterina di Jacopo Benincasa, nasce a Siena il 25 Marzo 1347. É su questa salita che, secondo la tradizione, Caterina ha la prima visione: Cristo, in abiti pontifici, le appare al disopra della chiesa di San Domenico. Però, durante il viaggio, convince il papa a rientrare a Roma. Nel 1378 è dunque convocata a Roma da Urbano VI perché lo aiuti a ristabilire l’unità della Chiesa, contro i francesi che a Fondi hanno eletto l’antipapa Clemente VII. Quel che resta del corpo, smembrato per farne reliquie, è nel sarcofago sotto l’altare maggiore. Coordinate: 43°19′12.96″N 11°19′45.48″E / 43.320268°N 11.329301°E43.320268; 11.329301. Questi includono Pio II, che la proclamò santa nel 1461, papa Pio XII, che la proclamò patrona d'Italia, Paolo VI, che la nominò Dottore della Chiesa nel 1970, e Giovanni Paolo II, che la proclamò patrona d'Europa nel 1999. Difatti, sono solite accogliere vedove e donne anziane. Dentro un armadio sono conservati molti ex voto e i libri con i nomi dei componenti l'Associazione internazionale dei Caterinati. La visione sparisce, l’anello rimane, visibile solo a lei. Nella navata destra si trovano in alto Ritorno del papa a Roma di Niccolò Franchini (1769) e Santa Caterina che esorta il papa a tornare in Italia di Alessandro Calvi detto il Mutolo (1768); in quella sinistra elemosina di santa Caterina di Libero Guerrini (1777) e Santa Caterina assalita dai soldati di Galgano perpignani (1765). Caterina da Siena: religiosa, teologa, filosofa e mistica, Mostra Commenti Caterina interpretò la carità cristiana in modo operativo e concreto, tanto che frequentò giornalmente l’ospedale senese portando assistenza e conforto ai malati. In particolare, evita di mangiare carne di animale. Questo sarà, fra l’altro, uno dei suoi insegnamenti, quando, diventata ormai un simbolo, godrà del seguito di numerosi allievi. Per quattro anni rimase chiusa in un armadio, ma una volta che il Concistoro della Repubblica di Siena ne venne a conoscenza, ordinò di tributare onori pubblici: così, il 5 maggio 1385, venne celebrata una imponente processione per portare la Sacra Testa nella Chiesa di San Domenico. E pregavo per loro”, Zone rosse e arancioni, nessuna fretta di riaprire: “Ecco come salviamo il Natale”, Covid: in Italia 4 morti ogni 100 casi, terzo Paese al mondo per letalità, Terremoto oggi in Italia: tutte le scosse in tempo reale | 18 novembre 2020, Calabria, Gino Strada: “Accordo tra Emergency e Protezione civile”, Santo del giorno 16 febbraio: oggi si venera Santa Giuliana di Nicomedia, Santo del giorno 2 settembre, oggi si celebra Sant’ Elpidio, patrono di Sant’Elpidio a Mare e Sant’Elpidio Morico, Il Santo del giorno 4 novembre: oggi si venera San Carlo Borromeo, Santo del giorno 12 ottobre, oggi si venera San Serafino da Montegranaro, Santo del giorno 1 aprile: oggi si celebra Sant’Ugo, protettore dei bambini, Elezioni comunali 2019 in Campania: quando e dove si vota? Arrivò qui in modo roccambolesco: la Santa fu sepolta a Roma e l’anno successivo la testa fu staccata e portata a Siena come reliquia. Santa Caterina da Siena è una donna straordinaria, che per la forza del suo spirito e della sua azione ha avuto un ruolo di enorme rilievo nella storia della Chiesa e dell’Europa, anche perché il secolo in cui visse – il quattordicesimo – fu un’epoca travagliata per la vita della Chiesa e dell’intero tessuto sociale in Italia e … Allora le suore, viste le disperate condizioni di salute della ragazza, cambiano idea ed accolgono la giovinetta. Al complesso si accede dal neorinascimentale portico dei Comuni d'Italia, voluto dall'arcivescovo di Siena Mario Toccabelli per festeggiare la proclamazione di santa Caterina a Patrona d'Italia da parte di papa Pio XII nel 1939, proclamazione chiesta a gran voce dall'arcivescovo stesso (l'evento è ricordato da … Sono queste in sintesi i due grandi operati di Santa Caterina da Siena. Prodigiosamente, le condizioni di salute di Caterina migliorano e la ragazzina guarisce. Accessibile dal terzo portico, la chiesa del Crocifisso fu costruita tra il 1614 e il 1623, sul terreno che secondo la tradizione ospitava l'orto della famiglia Benincasa. Nella stessa basilica è conservato il dito, col quale viene impartita la benedizione all’Italia e alle Forze Armate in occasione delle Feste internazionali in onore di Santa Caterina da Siena. L’itinerario cateriniano nel centro storico di Siena può essere concluso con la visita alla vicina Pinacoteca Nazionale, dove sono conservati numerosi dipinti che raffigurano la Santa, realizzati da artisti della scuola senese come Domenico Beccafumi ed Andrea Vanni. Nel 1375 riceve le stimmate ; anche queste visibili solo a lei; almeno sin poco prima di morire, quando si rendono visibili a chi le assiste nel trapasso. Le mantellate le insegnano a leggere e a scrivere. Santa Caterina é una mistica. E frequenti estasi. Il portico fu iniziato nel 1941[1], anno in cui ogni comune d'Italia contribuì alle spese della sua costruzione con una cifra simbolica equivalente al costo di un mattone. La Santa mistica, donna di eccezionale sapienza e ricchezza intellettuale, é patrona d’Italia e compatrona d’Europa. In questo momento storico è ancora più importante questa festa dato che, come da Lei ricordato nell’articolo, Santa Caterina è protettrice delle infermiere. Il contenuto è disponibile in base alla licenza, Oratorio di Santa Caterina in Fontebranda, Fonte: scheda nei "Luoghi della Fede", Regione Toscana, Associazione internazionale dei Caterinati, Ultima modifica il 10 ago 2020 alle 14:50, oratorio di Santa Caterina in Fontebranda, disposizione fonica dell'organo della chiesa del Crocifisso, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Santuario_di_Santa_Caterina_(Siena)&oldid=114805570, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Qui si conservano varie reliquie ed è visibile sul pavimento la sporgenza in pietra usata dalla santa come cuscino per dormire in terra. Un’altra piacevole escursione, di almeno mezza giornata, puù essere fatta a Bagno Vignoni, dove i genitori portavano Caterina nel tentativo di distrarla dal suo voto. Caterina nasce a Siena nel popolare rione di Fontebranda nel cuore della contrada dell’Oca il 25 marzo 1347. La reliquia più importante è la Testa di Santa Caterina, conservata nella basilica di San Domenico di Siena. Di fronte alla chiesa del Crocifisso si trova l'oratorio Superiore o "della Cucina". Al complesso si accede dal neorinascimentale portico dei Comuni d'Italia, voluto dall'arcivescovo di Siena Mario Toccabelli per festeggiare la proclamazione di santa Caterina a Patrona d'Italia da parte di papa Pio XII nel 1939, proclamazione chiesta a gran voce dall'arcivescovo stesso (l'evento è ricordato da una targa). Il frammento di una scapola si trova invece nella casa – santuario della Santa, conservata in un’urna scavata nel muro a sinistra dell’altare maggiore dell’ Oratorio del Crocifisso. L’amore per Gesú dunque , le fa desiderare di entrare nell’ Ordine delle Mantellate di Siena; conosciute come Terziarie Domenicane. Ha 16 anni. Le pareti laterali e la parete di fondo riportano tele di vari artisti, realizzate per lo più tra il 1578 e il 1635 con Scene della vita della santa. Ma già nel 1461 Santa Caterina da Siena fu canonizzata da Pio II, e nel 1866 fu dichiarata compatrona di Roma da Pio IX. Agli altari del presbiterio l'Apoteosi di santa Caterina di Rutilio Manetti (altare a sinistra) e Santa Caterina e Gregorio XI di Sebastiano Conca (altare di destra)[1]. Questa reliquia, insieme al busto in bronzo che per tanti anni ha contenuto e protetto la testa, è conservata nella teca posta nella parete destra della Basilica di San Domenico. Il santuario di Santa Caterina si trova a Siena sulla Costa di Sant'Antonio. Caterina Santa protettrice d’ Italia ed Europa ... Caterina da Siena: religiosa, teologa, filosofa e mistica. Caterina la percorreva quasi ogni giorno per raggiungere l’Ospedale di Santa Maria della Scala, ed una volta cascò: il punto è indicato da una croce scolpita in uno degli ultimi scalini. Sulla parete di sinistra, a partire dall'entrata si trovano: Sulla parete di destra, sempre a partire dall'entrata si trovano: Infine, sulla parete di fondo si hanno, da sinistra a destra: Scendendo le scale dallo stesso loggiato si accede ad un altro oratorio con tele ottocentesche di Alessandro Franchi e Gaetano Marinelli, descriventi ancora scene della vita della santa. Intanto, prende anche ad occuparsi dei lebbrosi presso l’ospedale locale. La sua fama andava espandendosi, attorno a lei si raccoglieva una quantità di gente, chierici e laici, che prendono il nome di “Caterinati”. Per far questo il buon amministratore deve ispirarsi direttamente a Gesù Cristo, che rappresenta l’esempio più alto di giustizia. Altre reliquie si trovano a Roma, Gerusalemme e Venezia: qui, nella Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, è conservato un piede della Santa. Preoccupati, i domenicani la sottopongono ad un esame per appurarne l’ortodossia. il 7° comandamento lo conosciamo! Compatrona d’Italia e d’Europa, mistica, religiosa, teologa, ma soprattutto devotissima al Preziosissimo Sangue di Gesù. Il crocifisso, di scuola pisana e risalente alla seconda metà del XII secolo, proviene dalla chiesa di Santa Cristina a Pisa, teatro dell'evento miracoloso. Il suo carisma mistico (come viene chiamato dai cattolici) si rivela molto presto, tanto che a soli sei anni sostiene di aver visto, sospeso in aria sopra il tetto della basilica di San Domenico, il Signore Gesù seduto su di un bellissimo trono, vestito con abiti pontificali insieme ai santi Pietro, Paolo e Giovanni. Si accede quindi ad altri due loggiati, di cui il primo, più antico, fu eretto nel 1530-1550 da Giovan Battista Pelori, allievo del più famoso Baldassarre Peruzzi[1]. La costruzione, in stile gotico cistercense, iniziò nel 1225 e fu ampliata in più riprese. Chiede allora al Signore il dono di saper leggere che, a quanto riportano tutte le testimonianze e da quanto dice lei stessa, le è miracolosamente accordato. Oggi è un grande complesso museale, che ospita percorsi museali permanenti e mostre temporanee di livello internazionale. Secondo queste confessioni, durante la notte di Carnevale, le appaiono: Cristo, la Vergine ed una folla di Santi. Prodigandosi nel distendere i rapporti tra famiglie Senesi e Fiorentine. Nella chiesa è conservata anche una lampada votiva in bronzo voluta dalle madri dei soldati caduti nella seconda guerra mondiale. Qui, in una nicchia, si trova anche il frammento di una sua scapola. Le mantellate, peró, nonostante l’insistenza della ragazzina e della madre , dapprima rifiutano la richiesta. La figura di Santa Caterina da Siena ha ispirato numerosi artisti che l’hanno ritratta il più delle volte con l’abito domenicano, la corona di spine, reggendo in mano un cuore o un libro, un giglio o il crocefisso o una chiesa. Nel 1567-1571 la pala d'altare fu adornata da Bartolomeo Neroni, detto il Riccio, del Padre e dei Due profeti che si trovano sopra e delle due scene laterali raffiguranti Santa caterina che dona l'abito a Gesù in veste di pellegrino e Gesù restituisce alla santa la crocetta che aveva ricevuto da lei in veste di pellegrino. Semianalfabeta, non va a scuola e non ha maestri privati, i suoi genitori la vogliono dare in sposa già a 12 anni ma lei dice no. Santa Caterina, profetessa del Sangue di Gesù. Si tratta in effetti di una scalinata ripida e scivolosa, sopratutto quando piove, e secondo la leggenda Santa Caterina cascò per essere stata spinta dal diavolo, o per aver aver visto il diavolo alla finestra della Cattedrale presente in quel punto della scalinata. Scopre però che la vista dei moribondi e soprattutto dei corpi devastati e delle piaghe le genera orrore e ribrezzo. Una suggestiva statua della Santa indica il punto di partenza degli Itinerari Cateriniani, la ‘Valle Santa’ e la ‘Valle Ombrosa’: due belle passeggiate nella campagna senese. Entro la fine del 1500 l'oratorio fu dotato del pavimento maiolicato (rifatto nel 1600 da Girolamo di Marco), del soffitto a cassettoni con rosono dorati (restaurati nel 1594) e del coro ligneo[1]. Non solo: nelle lettere ai politici suoi contemporanei ricorda che il potere di governare la città è un “potere prestato” da Dio. L'altare di marmo è invece del fiorentino Tommaso Redi e risale al 1649. A sette anni, quando le bambine sono ben lontane solo dal concepire una cosa simile, fa voto di verginità. Fino al 1623, anno di consacrazione della chiesa, il crocifisso si trovava nel sottostante oratorio della Camera ed è ora collocato nell'altare maggiore entro una cornice dorata e fiancheggiato da sportelli cinquecenteschi dipinti da Bartolomeo Neroni, con le figure di Santa Caterina e San Girolamo[1]. Da ricordare anche una costola, un tempo presente nel Duomo di Siena, e donata al Santuario di Santa Caterina di Astenet in Belgio, vicino al confine con Olanda e Germania, costruito nel 1985 per volontà dei Caterinati di quel paese. La cucina fu trasformata in Sala di riunioni dalla Confraternita della Santa nel 1482-1483. Scendendo ancora le scale si raggiunge l'oratorio di Santa Caterina in Fontebranda, o "della Tintoria", un locale corrispondente al luogo in cui sorgeva la tintoria del padre di Caterina, trasformato in chiesa nel 1465-1474, oggi è l'oratorio della Nobil Contrada dell'Oca. Il secondo loggiato è moderno e reca una statua in stucco di grosse dimensioni, raffigurante Santa Caterina e progettata come modello della statua che si trova sulla fortezza. È un fatto di per sé miracoloso che una donna di umili origini potesse intrattenere nel XIV secolo una corrispondenza politica con i potenti del tempo, ai quali si rivolgeva con tono di fermo comando, pur senza perdere la sua abituale umiltà.
2020 santa caterina da siena protettrice d'italia