[107] Aveva inoltre intenzione di raffigurare la cristianità come divina, rispettabile, rispettosa delle leggi e internazionale. 108,10)[119]. Gli autori dei Vangeli sono attendibili? in Dal C. Allison Jr.. Léopold Sabourin, pur trovando molte ragioni a favore di una datazione 66-70, ritiene comunque impossibile essere sicuri riguardo a una datazione prima o dopo il 70: cfr. Tra le altre motivazioni della redazione scritta del messaggio evangelico ci furono anche la necessità di testi per la celebrazione liturgica, di testi per la catechesi, e quindi per la formazione dei credenti, di redazioni evangeliche che consentissero la difesa della chiesa primitiva da accuse, calunnie e fraintendimenti. Già i Padri della Chiesa distinguevano tra apocrifi eretici e apocrifi di origine ecclesiastica, esclusi dal canone ma che potevano essere utilmente letti. best. L’esame interno del primo Vangelo conferma i dati della storia, poiché noi troviamo che S. Matteo non si ferma come fanno S. Marco e S. Luca a Per esempio Giustino cita i vangeli 268 volte nei suoi scritti, Ireneo 1038 volte, Clemente Alessandrino 1017 volte, Origene 9231 volte, Tertulliano 3822 volte, Ippolito 754 volte, Eusebio di Cesarea 3258 volte. dichiarando di averla avuta da uno degli antichi (forse S. Panteno): «Diceva (un antico), che… il Vangelo di Marco era stato scritto in questa occasione. Secondo R.T. France, ad esempio, l'apostolo Matteo, per i contenuti e il tono di questo vangelo, rimane il candidato più probabile. e di S. Girolamo (IV secolo). Così Marco compose il Vangelo, dandolo a coloro che glielo avevano quanto Papia intendessero parlare del nostro secondo Vangelo, e non già di un qualche altro Questo vangelo espone i maggiori dettagli, Pietro ("Principe" degli Apostoli), Andrea, Giacomo e Giovanni, Pietro, Andrea, Giacomo e il discepolo amato, N/A dato che è un vangelo di detti di Gesù, Un anno? il vangelo è chiaramente basato su informazioni riportate da testimoni oculari, proprio come gli altri tre». Tale libertà, diversamente dalle chiese giudeo-cristiane, a suo parere permetteva l'abolizione totale della legge mosaica e dell'obbligo della circoncisione per i cristiani provenienti dal paganesimo: Nella letteratura ellenistica euaggélion significa "buon annuncio". È dunque verosimile che già pochi anni dopo la morte di Gesù, circolassero resoconti scritti sulla sua vita. Fu in seguito a tale crisi che si ebbe un pronunciamento ufficiale della Chiesa cattolica con valenza dogmatica, dunque universale ed eterna. [97] Gli studiosi concordano ampiamente che l'autore del Vangelo secondo Luca scrisse anche gli Atti degli Apostoli. Lo stesso significato appare nella Lettera agli Efesini, dove risalta che il vangelo è l'annunzio di Cristo, trasmesso dagli apostoli: In altro contesto Paolo usa invece la parola riferendosi all'annunzio fondamentale (kerigma) che egli faceva nelle comunità cristiane, annuncio incentrato nella Pasqua di Gesù. «Comunque sia, però, in ogni evento, il vangelo è chiaramente basato su informazioni riportate da testimoni oculari, proprio come gli altri tre». Non esiste comunque alcun manoscritto in aramaico che possa provare l'origine semitica dei vangeli, ma solo tarde traduzioni dal greco (Peshitta) e, al momento, si ritiene che chi li scrisse non fosse, verosimilmente, di lingua madre greca. Il testo fa intendere (cfr. L'opera del messia sarà una "buona notizia" ("vangelo") per i poveri, consistendo nella loro liberazione. Italiano, Copyright 2004 - 2018 Amici Domenicani | Per riproduzioni i diritti sono riservati | webmaster, Amici Domenicani - Il portale italiano degli Amici Domenicani, Un sacerdote risponde - Sacra Scrittura - Generale. Pertanto fondandosi su argomenti interni (in mancanza di argomenti esterni) si può ritenere che il terzo Vangelo sia stato scritto prima del 63. Questo genere letterario si distingue da quello delle biografie: queste hanno di mira fornire un'informazione completa sulla vita di una persona; invece nei vangeli la finalità è trasmettere la predicazione della Chiesa dei tempi apostolici riguardante colui che considerava il suo Signore e Messia, Gesù di Nazaret, incarnato, morto e risorto per la salvezza degli uomini. vol. È fuor dì dubbio infatti che S. Luca scrisse il suo Vangelo prima degli Atti, poiché nel prologo (Gv20:5-7), Ancora oggi ad esempio la versione della CEI, rifacendosi alla Vulgata, traduce il termine greco, Suonano pertanto come infondate affermazioni come questa di, Ad esempio Arthur Noble dedica al tema l'articolo, Per un approfondimento sull'intreccio tra storia e teologia nelle narrazioni dell'infanzia di Gesù vedi: (. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 14 nov 2020 alle 16:52. Il vangelo di Tommaso è scritto in copto e riporta brevi frasi con piccoli detti sapienziali di Gesù. Senonché di recente un signore, che mi è sembrato serio ed informato, ha detto che vi era stata una tradizione orale, fissata in scritti dopo qualche secolo. 2, 42 appare l'espressione deinòn euaggélion = "splendida notizia": quella data al procuratore Gessio Floro sull'aggravarsi della situazione in Gerusalemme all'inizio della prima guerra giudaica nel 66 d.C. A partire dal II secolo, "vangelo" passa ad indicare il genere letterario che racconta la vita di Gesù, i suoi insegnamenti, le sue opere, la sua morte e resurrezione. L'ipotesi tradizionale, che identificava l'anonimo autore del vangelo - il discepolo che Gesù amava -, con l'apostolo Giovanni, è attestata a partire dalla fine del II secolo. È tuttora materia di discussione, in alcuni ambiti di studio, quali siano state, tra le parole che i vangeli gli attribuiscono, quelle effettivamente da lui pronunciate. Quest’articolo estratto dal libro Il caso Gesù di Lee Strobel. Mario. Giuda Taddeo, e Nuove prospettive sul giudeocristianesimo, parti del Vangelo di Luca che Marcione aveva escluso, di cui si è successivamente persa traccia, EIPS - The Bible and Romanism – the window-dressing continues, Costituzione Dogmatica sulla Divina Rivelazione - Dei Verbum, Acts of Impropriety: The Imbalance of History and Theology in Luke-Acts, I Manoscritti di Qumran e il Nuovo Testamento, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Vangelo&oldid=116641564, Voci con modulo citazione e parametro pagine, Voci con modulo citazione e parametro coautori, P4223 multipla letta da Wikidata senza qualificatore, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, Il tema centrale dei vangeli - Ama Dio con tutto il tuo cuore e il tuo prossimo come te stesso, Il tema centrale - Amare è il nuovo comandamento dato da Gesù, Molto importante - in particolare in Matteo e Luca, Molto importante - Il perdono è un tema centrale e questo vangelo entra nei maggiori dettagli, Gesù incontra Giovanni Battista ed è battezzato. Si conoscono diverse decine di manoscritti attribuiti ai vangeli, scritti su papiro e risalenti ai primi secoli del cristianesimo. 1. Il Codex apocryphus Novi Testamenti di J.-C. Thilo (Cfr. Una volta passata la prima generazione cristiana, le successive sentirono il bisogno di contrarre ulteriori informazioni sulle vicende di Gesù, e questo fu uno dei motivi che diede impulso alla nuova forma letteraria sviluppatasi intorno ai testi biblici che oggi costituiscono il Nuovo Testamento. 3:21), Non tanto tempo fa, sembrava facile trovarsi in una conversazione spirituale con chi non conosceva Gesù. A sostenere la posizione dell'originalità greca dei vangeli, tesi oggi maggioritaria[senza fonte], tra gli altri, lo studioso Randall Pittmann, che spiegava così le differenze e i richiami semitici del greco evangelico: "Il greco del Nuovo Testamento era il greco parlato in quel periodo storico, ovvero il linguaggio della vita di tutti i giorni". La questione non è di poco conto: ammettere infatti un originale semitico alla base dei vangeli significherebbe spostare la loro realizzazione a ridosso delle vicende di Gesù, e accreditare gli evangelisti come testimoni diretti delle vicende narrate. Generalmente sono accettate come storiche le parole presenti in vangeli che siano stati redatti sulla base di documenti indipendenti[56], come ad esempio il Vangelo di Giovanni. Ripensare il Gesù storico, I Vangeli sinottici: introduzione e percorsi tematici, p.58, Lés recentes études sur la formation de la tradition évangélique, The Historical Jesus: A Comprehensive Guide. «Quanto uniforme era il credo che essi erano gli autori di quei testi?», chiesi. Lo chiama "Figlio dell'Uomo",[Nota 28] "Figlio di Dio",[Nota 29] e il "Cristo"[Nota 30] (traduzione in greco di "messia"). I benandanti, lo studio di Carlo Ginzburg sulla stregoneria e i culti agrari a... Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Basta conoscere il greco e l'ebraico per accorgersene". anche Stephen C. Barton. To enable Verizon Media and our partners to process your personal data select 'I agree', or select 'Manage settings' for more information and to manage your choices. Dal papiro e dalla pergamena alla carta. Anzi si trovano citazione dei Vangeli anche in alcuni Padri del primo secolo. «E», io dissi nel tentativo di inchiodarlo in qualche modo, «lei è convinto che l’ha scritto lui?». Tocca al lettore indovinare. In Isaia 52,7 "משׂא דמשׂק הנה דמשׂק מוסר מעיר והיתה מעי מפלה" si parla del "messaggero di buone notizie". Nel frammento di 85 righe si fa riferimento a "Pio vescovo di Roma morto nel 157" e sono indicati alcuni criteri di selezione per i testi canonici, tra cui l'antichità e il legame diretto con la predicazione degli apostoli[14]. Information about your device and internet connection, including your IP address, Browsing and search activity while using Verizon Media websites and apps. Sulla traccia di alcuni commentatori antichi si è tuttavia avanzata l'ipotesi che Matteo abbia scritto originariamente in aramaico il suo vangelo (detto Vangelo degli ebrei) e che questo sia stato tradotto in greco con correzioni di Marco. E ci sono molte donne, quasi sempre in ruoli di primo piano – caratteristica inusuale per epoca e geografia –, che accompagnano soprattutto nell’età adulta il predicatore mandato a morte. Il motivo di tale diversità potrebbe essere spiegabile con una redazione di molto successiva a quella degli altri tre, risalente alla fine del I secolo: l'autore o gli autori, pertanto, non ritennero necessario riportare materiale già abbondantemente presente nei precedenti vangeli, mentre aggiunse o ampliò materiale da essi tralasciato o solo abbozzato. I coprotagonisti, durante il dialogo fra gli autori, emergono in tutte le loro caratteristiche, di primo e di secondo piano, a cominciare dalla madre del condannato, e dal padre, che narrativamente appaiono appena abbozzati. Ad insistere che i vangeli dovessero essere quattro fu Ireneo di Lione, un teologo del II secolo, il quale, contestando gruppi cristiani da lui ritenuti eretici come gli Ebioniti o i seguaci di Valentino e Marcione, che ne usavano un numero differente, affermò: "Poiché il mondo ha quattro regioni e quattro sono i venti principali [...] il Verbo creatore di ogni cosa [...] rivelandosi agli uomini, ci ha dato un Vangelo quadruplice, ma unificato da un unico Spirito"[13]. Non sono da dimenticare gli errori di Cerinto, degli Ebioniti e dei Nicolaiti, contro i quali è diretto il [senza fonte] Inoltre, secondo l'interpretazione ancora in esame da parte della comunità scientifica proposta dalla scuola esegetica di Madrid, un passo della Seconda lettera ai Corinzi (2 Cor 8, 18), che è generalmente datata tra il 54 e il 57, indicherebbe che, quando Paolo scriveva, Luca aveva già composto il suo vangelo ed esso circolava "in tutte le Chiese"[66]. Secondo il teologo Giovanni Magnani, ad esempio, i quattro Vangeli, gli Atti e le principali lettere di Paolo, erano considerate già all'inizio del II secolo letture fondamentali e come tali lette nelle chiese principali del tempo[23] per cui il canone si sarebbe formato tra la fine del I e l'inizio del II secolo, anche se ovviamente non ancora completo in tutte le chiese[21][Nota 8]. Avendo una certa idea del soggetto, non mi arrabbiai neppure. Così in Giuseppe Flavio, Beh. Il Vangelo secondo Giovanni, per stile e contenuto, è molto diverso dagli altri tre: ci sono meno parabole, meno "segni", non vi è accenno all'istituzione dell'Eucaristia durante l'ultima cena (tuttavia parla del pane disceso dal cielo col quale si identifica 6,32-35, 6,51-54), al Padre nostro, alle beatitudini, mentre sono aggiunti altri miracoli come quello delle nozze di Cana e della risurrezione di Lazzaro. Le origini dell'intolleranza e dell'antisemitismo, L'assedio di Masada nel racconto di Flavio Giuseppe (2a parte), Il mondo non lo riconobbe: analisi del decimo verso del Vangelo di Giovanni, La Luce vera: analisi del nono verso del Vangelo di Giovanni, Venne nella sua proprietà: analisi dell’undicesimo verso del Vangelo di Giovanni, L'Assedio di Masada nel racconto di Flavio Giuseppe (1° parte), Analisi del terzo verso del Vangelo di Giovanni, L’eterna comunione del Logos con il Padre: analisi del secondo verso del Vangelo di Giovanni, Analisi del primo verso del Vangelo di Giovanni, Gesù Cristo ha sconfitto il peccato e la morte, Il patto abramitico, preludio del Nuovo Patto. Inoltre Maria di Magdala, nota come La Maddalena, accresce il nostro desiderio di sapere e dunque di seguire l’introspezione “interrogativa” di Augias in confronto a quella “storica” di Filoramo. Scelsero i nomi di persone ben note ed esemplari come autori: Filino, Pietro, Maria e Giacomo. E dal momento che secondo i razionalisti protestanti è impossibile la profezia, necessariamente la data della composizione del Vangelo viene rimandata a dopo il 70. Serm. Vangelo fu scritto certamente dopo i Sinottici. Questo è anche confermato da Ireneo medesimo, che nella sua lettera a Florino ricorda il suo incontro con Policarpo di Smirne, e il fatto che Policarpo «raccontava della sua dimestichezza con Giovanni e con le altre persone che avevano visto il Signore» (Storia ecclesiastica V, 20, 4). Sort by. Si deve anche riferire l’opinione nata nell’ambiente razionalista protestante che assegna la data a dopo il 70. Blomberg posò la sua tazza di caffè sul bordo della scrivania e mi guardò intensamente. Del medesimo parere di Eusebio sono le testimonianze autorevoli di S. Giovanni Crisostomo Il perfetto credente, in tale ottica, era l'asceta estraniato dal mondo e contrario alla corporeità, legato spesso a movimenti sociali che potevano sfociare in rivolte sociali. Non stupisce quindi il fatto che in molti dei vangeli non compaiano le informazioni sui primi trent'anni di vita di Gesù, o, dove queste sono presenti abbiano in primo luogo una funzione teologica[4]: secondo diversi autori gli episodi dell'infanzia narrati in Matteo e Luca avrebbero soprattutto lo scopo di far risaltare il piano divino di salvezza (Luca) e il compimento in Gesù delle scritture (Matteo)[Nota 2] e non andrebbero quindi letti in chiave strettamente biografica, anche alla luce della cultura giudaica del tempo[4]. Le maggiori probabilità però sono per i primi anni successivi al 42. La scelta dei quattro vangeli canonici trova riscontro nel canone muratoriano del 170 e nell'ampia testimonianza dei Padri della Chiesa, oltre che nella quantità di manoscritti neotestamentari ritrovati, che possono essere così divisi: 115 papiri (tra cui il papiro 45 che contiene i 4 vangeli canonici e gli Atti degli Apostoli), 309 onciali (codici a carattere maiuscolo), 2862 minuscoli, 2412 lezionari ad uso liturgico[28]. È la prima testimonianza in cui si passa dal Vangelo come annuncio predicato al Vangelo come testo scritto[1]. In particolare il problema fu affrontato al Concilio di Trento che così deliberò: «Il sacrosanto concilio tridentino ecumenico e generale [...] sa che questa verità e disciplina è contenuta nei libri scritti [della Bibbia] e nelle tradizioni non scritte [...]. Il primo a formare un canone del Nuovo Testamento fu il teologo Marcione, attorno al 140. 2. Ora tutto ciò dimostra che egli destinava il suo libro a lettori che perfettamente conoscevano gli usi giudaici. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. Poiché il frammento in questione è databile tra il 50 a.C. e il 50 d.C., se si accetta la sua identificazione, occorre ammettere che i testi sulla cui base il vangelo è stato composto risalgono a prima del 50[67]. Il materiale di questa tabella proviene da Gospel Parallels di B. H. Throckmorton[146], The Five Gospels di R. W. Funk,[147] The Gospel According to the Hebrews di E. B. Nicholson[148] e J. R. Edwards, The Hebrew Gospel and the Development of the Synoptic Tradition. Le Chiese che si richiamavano alla fondazione apostolica operarono una selezione all'interno di una vasta produzione che imitava i generi letterari del NT con l'intento di esplicitarne i messaggi e colmarne le lacune[123]. Mi sembrò logico, ma era anche ovvio che stava lasciando fuori per convenienza uno degli scrittori. In particolare il Protovangelo è stato datato da alcuni studiosi alla metà del II secolo, da altri alla fine del I secolo, da altri ancora al IV o V secolo, e qualche studioso ha anche ipotizzato fosse alla base dei vangeli canonici di Matteo e Luca[145]. [105] L'autore intendeva scrivere un resoconto storico,[106] mettendo in evidenza il significato teologico della storia. Matteo lo era, ma essendo stato esattore di tasse, rappresentava un personaggio non tanto amato, quasi come Giuda Iscariota che tradì Gesù!». Chi ha scritto il Vangelo secondo Matteo? Secondo Bruce Metzger il riconoscimento di un testo come canonico nella chiesa antica è stato determinato da una combinazione dialettica di diversi fattori, tra cui l'origine apostolica dello scritto, la sua ortodossia, e il suo uso da parte di tutte le chiese (Cfr. Una quantità di indizi interni conferma questa sentenza poiché il quarto Sono perciò in corso numerosi tentativi di spiegare tali incongruenze lavorando su possibili traduzioni alternative. Augias forse voleva dire che i codici più antichi dei Vangeli che noi possediamo sono di due o tre secoli dopo Cristo. «Paragoni questo con quanto accadde quando i fantasiosi vangeli apocrifi furono scritti molto più tardi. Il modo con cui in tutto il Vangelo libro si parla dei Giudei Il processo che porterà alla definizione dei quattro vangeli canonici ha il suo momento decisivo nel II secolo[18][Nota 4] quando, probabilmente in risposta al canone proposto da Marcione[19], nell'area latina e greca comincia ad affermarsi il riconoscimento di quattro vangeli (Matteo, Marco, Luca, Giovanni) come più importanti. Tommaso, [103] Alcune storie popolari riguardanti questi temi, come le parabole del figlio prodigo e quella del buon samaritano, si trovano solo in questo vangelo, che pone un'enfasi speciale sulla preghiera, le attività dello Spirito Santo e sulla gioia. Dei vari vangeli scritti tra il I e il II secolo d.C. diffusi nelle sette giudeo-cristiane[11], solo quattro sono entrati a far parte del canone della Bibbia, dell'elenco, cioè, dei libri considerati "ispirati" da Dio e accettati dalle Chiese cristiane: il Vangelo secondo Matteo, il Vangelo secondo Marco, il Vangelo secondo Luca e il Vangelo secondo Giovanni. share. I più antichi sono i seguenti: Vi sono inoltre centinaia di codici su pergamena, i più antichi dei quali, il Codice Vaticano e il Codice Sinaitico, risalgono all'inizio del IV secolo. [Nota 31] Gesù utilizza parabole per spiegare il suo messaggio e realizzare profezie (4,10-12). E Giuda, destino prefissato dalla Legge divina, la cui inquietudine fa sì che nelle scritture diventi, dopo Gesù, il personaggio più angosciante e problematico. Giuda[168]. [93] L'attribuzione è molto antica e poiché Matteo è una figura relativamente poco rilevante nella prima letteratura cristiana, l'attribuzione a Matteo ha comunque ancora i suoi sostenitori[94]. Poiché egli non aveva né udito, né seguito il Signore, ma solo più tardi, come ho detto, si diede a compagno di [104] Secondo Donald Guthrie «è pieno di storie superbe e lascia il lettore con una profonda impressione della personalità e degli insegnamenti di Gesù». Giacomo, Quando nel cristianesimo delle origini si definì la canonicità dei quattro vangeli vennero seguiti alcuni criteri di inclusione, alcuni presenti anche nel canone muratoriano del 170:[36], «La documentazione su Gesù contrariamente a ciò che spesso si dice, si rivela, per la quantità, molto più ricca di quella che informa su altri grandi uomini dell'antichità». Matteo, della raccolta di E. Hennecke), 2 voll., Tübingen 1987-1989, Patres ecclesiae. Dato il diffuso analfabetismo tra il popolo (plebe ma anche nobili) e l'elevato costo dei supporti fàtici (dapprima papiri, poi pergamene), la lettura e la meditazione personale avvenivano perlopiù all'interno dei monasteri o delle biblioteche personali a uso del clero. Per noi è sufficiente sapere che si tratta di Parola del Signore e che ognuna di quelle parole custodisce segreti di vita eterna. Il discorso di Paolo di Tarso all’Areopago di Atene, Il sacrificio espiatorio di Gesù Cristo: analisi del nono capitolo della Lettera agli Ebrei, Gesù Cristo è sacerdote perfetto: analisi dell’ottavo capitolo della Lettera agli Ebrei, Melchisedek, archetipo di Gesù Cristo. B.M. Seguendo l'esempio dei padri della vera fede, con uguale pietà e venerazione accoglie e venera tutti i libri, sia dell'Antico che del Nuovo Testamento, essendo Dio autore di entrambi [...]. [...] Inoltre stabilisce che nessuno, fidandosi del proprio giudizio [...], deve osare distorcere la Scrittura secondo il proprio modo di pensare». Ecco le parole di Papia, riferite da Eusebio nella Storia ecclesiastica (n. 39): «Diceva dunque quel seniore (S. Giovanni) che Marco, divenuto interprete di Pietro, scrisse con esattezza, benché non ordinatamente (secondo la cronologia), – ma secondo che si ricordava – le cose fatte e dette da Gesù. 184,1; 186,1; Serm. A S. Ireneo fa eco Clemente Alessandrino (+ 212), il quale riferisce questa tradizione, Sulla terminologia utilizzata da Giustino, cfr. "buona notizia" o "lieta novella"). [83] Di un Vangelo secondo Matteo vi era traccia già tra la fine del I secolo e l’inizio del secondo. Il Dottor Blomberg ha ricevuto il suo dottorato sul Nuovo Testamento in Scozia, presso l’Università di Aberdeen, ed ha poi prestato servizio come associato ricercatore specializzato alla Tyndale House presso l’Università di Cambridge in Inghilterra. In occasione del Concilio Vaticano II si sottolineò, tra l'altro, che «gli autori scrissero i quattro Vangeli, scegliendo alcune cose tra le molte tramandate a voce o già per iscritto, redigendo una sintesi delle altre o spiegandole con riguardo alla situazione delle Chiese, conservando infine il carattere di predicazione, sempre però in modo tale da riferire su Gesù cose vere e sincere»[9]. Anche la figura di Giovanni Battista è riportata da fonti dell'epoca non cristiane[Nota 23]. Si può quindi ritenere come probabile che il secondo Vangelo sia stato scritto verso il 42-44. In realtà qualcosa di simile è dichiarato dagli evangelisti stessi, ad esempio il compilatore del vangelo di Luca nella prefazione scrive: «Poiché molti hanno intrapreso ad esporre ordinatamente la narrazione delle cose che si sono verificate in mezzo a noi, come ce le hanno trasmesse coloro che da principio ne furono testimoni oculari e ministri della parola, è parso bene anche a me, dopo aver indagato ogni cosa accuratamente fin dall'inizio, di scrivertene per ordine, eccellentissimo Teofilo, affinché tu riconosca la certezza delle cose che ti sono state insegnate.». I Vangeli (talvolta indicati nel complesso con Vangelo) sono libri che raccontano la vita e la predicazione di Gesù di Nazareth e quindi la base su cui si fonda il cristianesimo. Carmignac aveva attinto a una quantità di studi fatti per secoli da diversi studiosi, spesso ebrei, come Zvi Hirsch Perez Chajes, rabbino a Vienna e Trieste, che sostenne l'origine ebraica dei vangeli.[84]. (. Nella letteratura ellenistica del I secolo. Al tempo della stesura di Luca, come evidenziato dallo stesso autore, "molti altri" avevano scritto sulle vicende di Gesù: esisteva quindi una pluralità di fonti ed è ragionevolmente certo, in particolare, che Luca conoscesse il Vangelo di Marco[32]. Gerd Theissen, "Come reazione alla scelta di Marcione il cristianesimo primitivo trovò un accordo su un canone che, intenzionalmente, accordava una maggiore pluralità rispetto agli scritti e ai contenuti da accogliere in esso. Secondo voi significa che Gesù è figlio di Dio? Tale datazione antica si appoggia anche sull'identificazione controversa dei frammenti di papiro 7Q4 e 7Q5 trovati nelle grotte di Qumran (in cui gli Esseni avevano nascosto un gran numero di testi religiosi) con un brano del Vangelo secondo Marco.