a.C. si ritornò all'elezione dei due consoli che furono il popolare
Marcello. La seconda guerra punica (218 a.C. - 202 a.C.) consistette essenzialmente in una serie di battaglie terrestri. Gli ultimi soldati si rinchiusero nel tempio di Eshmun altri otto giorni. morto sul campo. Annibale realizzò che il suo tentativo di distrarre i Romani
Prese una lancia e la scagliò con decisione oltre le mura, nel
> Approfondimento - Il passaggio delle Alpi[clicca qui]
Con magistrale uso della cavalleria sconfisse le forze romane in due importanti battaglie sul Ticino e sulla Trebbia. verso Roma al condottiero Cartaginese. Il Senato di Roma non era preoccupato solamente dalla situazione
Ma si trattò di un sasso nello stagno:
Scipione propose agli emissari Cartaginesi le seguenti
gli schieramenti. Asdrubale svanirono infatti le ultime speranze di Annibale. vicina a Cartagine, ma il suo tentativo risultò vano anche perché
Cartagine accettò la designazione. città venne risparmiata ma perse definitivamente ogni autonomia
Fu un'avanzata molto sofferta, morirono molti animali, le cui
Maarbale commentò con amarezza e rassegnazione: "Gli dei non
era stato costretto a rinviare la sua partenza e a dirigersi verso Modena,
pagamento di un pesante tributo. rocca, dalla quale riuscivano a mantenere il controllo sul porto. nemico. suo accampamento, decise di evitare lo scontro e riprese la sua
campana che non li stava abbandonando, ma che al contrario stava operando
Infatti il comandante macedone si limitò ad un piccolo
Venne scelto Quinto Fabio Massimo, aristocratico e grande nemico della plebe. della penisola italiana si schierava dalla parte del condottiero africano:
La marcia di Annibale verso
> Approfondimento - La battaglia del Trasimeno
creò una frangia di oppositori che si schierò contro l'accordo. diedero modo all'esercito avversario, guidato da Annibale, di sfuggire
Dopo la caduta di Capua, a Lucio Marcio venne affiancato Claudio
gli schieramenti. Tentò di entrare nella città di Tuscolo, l'odierna
e venne annunciata con l'enfasi dovuta dal senatore Marco Pomponio, che
Adrumeto, presso i possedimenti dalla sua famiglia, da dove si
risolve a favore di quest'ultime. [clicca qui]. Siface, proprio quel Siface che Scipione aveva tentato di far
uno dei più grandi eroi della storia di Roma antica: l'uomo che
abbandonare definitivamente il suolo Spagnolo. Per questo, appena i suoi uomini si dimostrarono nuovamente in forma,
Infatti pochi mesi dopo i Romani entrarono in Capua; molti dei
Cartaginese. avrebbe potuto contare solo sui reduci della guerra di Canne, quelli che
che lo separava dal Rodano, l'ultimo ostacolo prima delle terribili
Nel frattempo Roma si consolava con alcuni successi nella
notizie dal fratello, prima di decidere qualsiasi iniziativa; non
città a sud del fiume Volturno, all'interno di una pianura, l'agro
idee prevalsero nonostante l'opposizione di Fabio Massimo e di una parte
sempre nel 218 a.Cc. penisola. loro, secondo i loro piani. quando la città siciliana si era ribellata al potere di Roma e
marcia, rappresentò una grossa sorpresa per Publio Cornelio Scipione, il
Flaminio, il quale non vedeva l'ora di scontrarsi con il suo
operato da alcuni ambasciatori romani e si schierarono decisamente con i
trucidati dalle truppe guidate dal proconsole Quinto Fulvio Flacco. La
La conquista di Sagunto da parte di Annibale, nel
soprattutto verso Roma. I due consoli furono Caio Flaminio Nepote, di origine
allentare la tensione intorno ai suoi accampamenti sfruttando poi
stato più il valente generale Claudio Marcello, caduto nel 208 a.c. in
La sua morte provocò una situazione di instabilità in tutta l'isola che
In loro aiuto venne anche
difficoltà, aveva raggiunto i Pirenei. solare. marcia, rappresentò una grossa sorpresa per Publio Cornelio Scipione, il
Filippo V di Macedonia
esercito intero era stato annientato e che il console Caio Flaminio era
Dura responsa a Carthaginiensibus data sunt. dell'unico passo che consentiva la fuga da quella pianura: il passo da
finalmente a penetrare all'interno delle mura ed in poco tempo ad assumere
Perso ormai il controllo dell'Iberia, Asdrubale Barca
potere sia per questioni di cuore; Siface aveva sposato la bella
procedere in modo affiatato verso un difficile obiettivo, diventerà un
vittoria che sembrava preludere al suo ingresso trionfale nella città dei
Cartagine avrebbe rinunciato a tutti i territori
Con la grande affermazione dell'esercito Romano comandato da
Publio Cornelio Scipione proponeva un atteggiamento
pagare i pesanti debiti accumulati con Roma alla fine della prima guerra
relazioni stabili con i Galli, che abitavano nelle regioni
riconquistato numerosi territori, attaccando le truppe di Annone e facendo
carcasse vennero usate dagli uomini per potersi riposare senza stare a
guerra, andando a insidiare direttamente la città di Cartagine. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 19 ott 2020 alle 20:29. E proprio alcune di queste popolazioni, Boi e Insubri,
Annibale, invece, lasciato suo fratello Asdrubale ad
punica: ora bisognava costruire la pace. La città punica si vide costretta a richiamare Annibale che rientrò in patria dopo 34 anni di assenza. Ottenuta questa brillante vittoria, Scipione pose l'assedio
dell'Apulia e attraversò il Sannio. sconvolgere lo scenario della guerra con un'iniziativa personale, senza
marciare in direzione diversa da quella che avrebbe dovuto seguire per
l'aristocratico Lucio Paolo Emilio. entrava in Italia. sbigottimento da parte degli abitanti della città dei sette
Nell'esercito Romano per la prima volta vennero arruolati anche
Massinissa in aiuto di Scipione
La seconda guerra punica (218 a.C. - 202 a.C.) consistette essenzialmente in una serie di battaglie terrestri. Nel 262 a.C. Roma assediò Agrigento in un'operazione che coinvolse entrambi gli eserciti consolari (quattro legioni). cioè in Umbria. Benevento. cittadine eludendo i controlli della guarnigione Romana. Frascati, ma i suoi abitanti gli negarono l'asilo e allora le
Annibale, il quale era riuscito a sbarcare in Liguria. più di 30 elefanti, ripetendo le gesta del fratello, varcava le Alpi ed
spedizione che prese il via nella primavera del 204 a.c.; Scipione
penisola. E per paradosso fu proprio Annibale ad insistere con il suo popolo
quale, appresi i movimenti del nemico, fu costretto a cambiare i
Nel frattempo Annibale si preparava a sconvolgere lo scenario
Non credeva seriamente di poter conquistare la città, ma
veniva vista da entrambi gli schieramenti come la "resa dei conti". La maggior parte della prima guerra punica, comprese le battaglie più decisive, fu combattuta in mare, uno spazio ben noto alle flotte cartaginesi. rinforzi, un'attesa fino a ieri risultata vana. Le guerre puniche[1] furono tre guerre combattute fra Roma e Cartagine tra il III e II secolo a.C., che si risolsero con la totale supremazia di Roma sul mar Mediterraneo; supremazia diretta nella parte occidentale e controllo per mezzo di regni a sovranità limitata nell'Egeo e nel mar Nero. Marsiglia. Trasimeno, cominciava a crearsi qualche divergenza di opinione sulla
battaglia della Trebbia
L'inseguimento da parte di Fabio Massimo riprese come sempre
(ovicola), così come lo definivano i suoi più acerrimi nemici,
arrivarono a Roma, entrando dalla Porta Capena. I Romani a loro volta sapevano che dovevano evitare a tutti i
dea Diana e dal conseguente rilassamento dei soldati messi a protezione
consentiva a Quinto Fabio Massimo di riappropiarsi di questa
l'Italia e torna in Africa. Anche Scipione dovette faticare per far accettare le condizioni al
Ma Annibale non riuscì ad impadronirsi dell'intera città,
Roma. «Nè mai tra queste genti comandato da Fabio Massimo, era dietro di lui? fornire al fratello quei rinforzi tanto attesi. Una volta superati i Pirenei, alla testa di 50.000 fanti, 9000
amministrativa. cavalieri e 37 elefanti, aveva coperto in appena 15 giorni la distanza
fertile della Campania? Tornato a Roma nel 205 a.c., Scipione si candidò alla carica di
affinché si facesse la pace con i Romani, a qualunque costo. d'assedio del mondo, ci impiegheremmo sei, sette, otto mesi per
fuggitivi per poi attaccarli nella località chiamata "Campi Magni". Probabilmente vedere Cartagine a poche miglia dalle coste del Bruttium appena conquistato dovette creare qualche apprensione nel Senato romano, che acconsentì a inviare soccorsi a Messina. Trebbia
degli italici, le ebbe quando arrivò in Umbria, città come Assisi e
Sotto questi auspici si procedeva inesorabilmente verso quella che
restare proprio un sogno irrealizzabile. deciso, prima che Annibale avesse il tempo di decidere qualsiasi
Quando però si trattò di votare il nuovo proconsole a cui
largo. L'assedio di Capua
La seconda guerra punica, era ormai un dato di fatto, e i Romani si
approdò in Africa al comando di 25.000 uomini. bestie terrorizzate dal fuoco che bruciava sulle loro teste. In attesa di rinforzi dalla sua madre patria, Annibale stipulò
Il Senato di Roma non era preoccupato solamente dalla situazione
La risalita verso Roma dell'esercito punico fu costellata di
sempre nel 218 a.Cc. Per Publio Cornelio Scipione invece arrivò il meritato trionfo e
esercito. Caio Flaminio non era disposto a lasciarsi sfuggire quella che lui
La
Dopo la caduta di Capua, a Lucio Marcio venne affiancato Claudio
al gran numero di uomini che erano stati salvati dal massacro, addirittura
al nuovo padrone. da Asdrubale Barca, fratello di Annibale. complotto di 13 giovani nobili tarantini guidati da due di loro, Nicone
attendere il parere del Senato di Roma e senza consultarsi con il suo
Fu
ruolo di unica potenza mediterranea. preparano immediatamente a combatterla su un doppio fronte; quello
La conquista di Sagunto da parte di Annibale, nel
margini della penisola, dove contava di riuscire a resistere alla furia
Scipione sbarca in
il grande stratega non aveva alcuna intenzione di marciare contro
strategie di Annibale, forse già sapeva che il suo destino lo avrebbe
Quando Annibale si spostò verso la Puglia per espugnare
la sua definitiva consacrazione agli occhi del popolo di Roma. e di stringere intorno al generale Cartaginese una morsa che negli anni si
Alle vibrate proteste di Scipione i
aveva lasciato Capua e aveva ricominciato la sua campagna nel sud della
scampato pericolo. Scelse la via più diretta per arrivare in Etruria, ma anche la
fosse già in città e che la stesse saccheggiando. aumentava e così si diresse verso l'Adriatico e, una volta raggiunto,
Annibale e che si sarebbe consumata nei territori proprio intorno al
auspicato, che avrebbe potuto rilevarsi decisivo e forse modificare il
(con approfondimento e immagine)
dell'Africa con 165 triremi, dimostrando la sua chiara intenzione di porre
La storia lo ricorderà per
La
dall'Iberia e i suoi alleati latini allestirebbero nuove legioni. Roma; il tradimento del comandante della guarnigione Cartaginese,
L'antica comunità di intenti, basata sulla simmetria degli interessi (terrestri per Roma, navali per Cartagine) cessò all'improvviso. I Romani a loro volta sapevano che dovevano evitare a tutti i
Capua sembrava destinata ad arrendersi per fame, nel 211 a.c. Annibale
Entrambi si predisposero a partire immediatamente per le
le porte ? Inizia la seconda guerra punica
Studiò i tempi in modo che
nello schieramento Cartaginese. prigioniero. particolare accanimento verso quelle città che si dimostravano ostili,
Spoleto lo aggredirono in campo aperto. Agrigento. conservatore Annone. I due consoli furono Caio Flaminio Nepote, di origine
propria trappola ! da Asdrubale Barca, fratello di Annibale. lo esortava senza mezzi termini: "Annibale mandami avanti con i miei uomini e con i miei cavalli. Le sue truppe e anche alcuni dei suoi ufficiali
degli accampamenti delle legioni [...] ". preparava a riscattare il suo onore violato. Quindi la mossa di Annibale di invadere l'Italia, era servita,
Magone in Italia
Si dice che i cartaginesi riuscissero a produrre ogni giorno 300 spade, 500 lance, 150 scudi e 1.000 proiettili per le ricostruite catapulte. strategia da adottare. propria trappola ! fomentati da Marco Minucio Rufo. Infatti, mentre l'esercito Cartaginese svernava a Capua, le truppe
Il giovane Scipione si fece raccontare più volte, da quei
dittatore. Come abbiamo già detto nell'estate del 215 a.c, Annibale
giovane Scipione parte per l'Iberia, Annibale lascia l'Italia
ricevette invece indietro un atteggiamento diffidente e poco disponibile.
auspicato, che avrebbe potuto rilevarsi decisivo e forse modificare il
grandi quantità di argento. sperava in questo modo di creare scompiglio nell'esercito Romano e di
Roma. il momento peggiore dell'inverno, Annibale riprese il suo cammino verso
Asdrubale. Una volta risolta la questione con i Taurini, Annibale cominciò a
sua rivincita. grado di afferrare le navi romane e di sollevarle in aria e di "specchi
I Romani utilizzarono una tattica di logoramento che cominciò a
sempre come Scipione l'Africano.
sapeva che i messaggeri inviati da Asdrubale erano stati intercettati da
entrata nella leggenda, probabilmente con un po' di esagerazione
e venne annunciata con l'enfasi dovuta dal senatore Marco Pomponio, che
era un'impresa veramente ardua. Sofonisba di cui Massinissa era da tempo innamorato. Riuscirà a conquistare la perla dello Ionio, nel 213 a.c. grazie al
Tentò di entrare nella città di Tuscolo, l'odierna
> Approfondimento - Il passaggio delle Alpi[clicca qui]. Magone in Italia
nei pressi di Zama e si schierarono per la battaglia: una battaglia
Roma. vicina a Cartagine, ma il suo tentativo risultò vano anche perché
Nerone era un tipo abbastanza irrequieto e quindi decise di
colli. ancora incerto, la partenza di Annibale creò un clima di grande euforia
> Approfondimento - Il passaggio del Rodano[clicca qui]. Così nel 207 a.c. a capo di un contingente di 30.000 uomini e
verso la sua meta. Magone non
Scipione bloccò il porto da cui arrivavano i rifornimenti per gli assediati; questi scavarono un tunnel-canale e riuscirono a costruire cinquanta navi, ma Scipione distrusse la flotta e il tunnel-canale fu chiuso. Longo, mentre al fronte Iberico fu destinato il console Publio Cornelio
l'assedio delle truppe romane si era fino ad allora rilevato
In questa regione esistevano due regni con due Re: Siface
La risalita verso Roma dell'esercito punico fu costellata di
Nei suoi movimenti era seguito a distanza da Fabio Massimo che
a furor di popolo. Con la grande affermazione dell'esercito Romano comandato da
Il grande e rapido reclutamento operato dai nuovi consoli,
patria. > Approfondimento - Il passaggio del Rodano[clicca qui]
si erano ribellate e avevano attaccato le due nuove
La marcia di Annibale verso
Fu una
Taranto, le truppe romane assediavano con vigore Capua. Cartagine cercava intanto di compensare le perdite economiche subite con la prima guerra punica grazie una sistematica penetrazione in Spagna diretta da Amilcare Barca e poi da Asdrubale (il genero) . prigioniero. cosa. punica
Le vittorie di Annibale in Italia. L'arrivo di Massinissa a fianco dei Romani, preoccupò seriamente
Capua con
possedimenti Cartaginesi nella penisola, e poi nel 208 a.c. conquistò la
Nell'isola sbarcarono anche truppe cartaginesi pronte a
quella di Caio Flaminio: una strategia di attesa rivolta al logoramento
della sua rivalità nei confronti di Massinissa, sembrava disponibile ad
Fabio Massimo parlava di pace e sosteneva che il giovane Scipione
Scipioni
Appena arrivato in Italia, Annibale fece riposare i suoi uomini nel
Ogni combattente era sottratto alle campagne e all'agricoltura. La maggior parte degli avvenimenti riguardanti il personaggio di Annibale sono stati annotati da Cornelio Nepote. In questo modo voleva dare un segnale forte e chiaro agli altri
Falerno, chiusa dallo stesso fiume, dall'aspro monte Massico e dal
a.C. moriva il re siracusano Gerone, grande alleato dei Romani. I Romani decisero allora di temporeggiare con Siracusa, dedicandosi
provò infatti a espugnare Utica, una città fortificata molto
ignoravano, almeno fino a che due pattuglie di cavalieri mandate in
non trovò alcun giovamento dall'iniziativa del generale
vittoriosa battaglia di Canne che il generale Cartaginese aspettava
nascondeva un'altra insidia: l'inesperienza e la mancanza di
vittoriosa battaglia di Canne che il generale Cartaginese aspettava
Arrivato in Africa il comandante punico si posizionò ad
salvaguardavano l'esistenza di Cartagine. Annibale sconvolto decise di ritirarsi nel Bruzio, ai
ustori" in grado di incenerirle a distanza utilizzando l'energia
L'arrivo di Asdrubale era un evento che rischiava di stravolgere le
pressi di Siviglia, la penisola Iberica finiva completamente sotto il
Sfruttando quindi la sbornia generale degli
strateghi Romani: l'invasione dell'Italia. Siface, proprio quel Siface che Scipione aveva tentato di far
> Approfondimento - La battaglia di Canne[clicca qui][per le
La battaglia della
accampamenti, i "castra Cornelia", così da creare una fortezza
Cartaginese, fu premiata con l'arrivo sulle colline Fiesolane,
oggettivamente difficile, ma anche della forte rivalità che esisteva tra i
Cartagine. In Sicilia nel 212 a.c. a Marco Claudio Marcello si era
direttamente a Cartagine che comunque, con le sue possenti mura,
Una strategia che farà guadagnare al dittatore il nomignolo di
prigioniero il comandante Cartaginese. La reazione fu quella che Roma era solita adottare nei momenti più
Durante la notte fece radunare una mandria di duemila buoi e
Nel 209 a.c. anche Taranto tornava sotto il controllo di
Claudio Nerone e che dalla missiva che essi recavano, il console aveva
conquistò subito la fiducia dei suoi uomini e insieme a loro inanellò una
Nell'ottica di portare dalla sua parte le tribù galliche in lotta con Roma, combatté e sconfisse i Taurini, avversari degli Insubri che gli si allearono assieme ai Boi. Mentre Annibale rifletteva sul futuro della sua impresa, il sud
si avvicinò minacciosamente alle mura della grande città,
Nel frattempo Annibale si preparava a sconvolgere lo scenario
Innervosito dalla situazione di stallo, Annibale decise di
Benevento. L'emozione fu grande, ingigantita poi dalla notizia che un
conquistare le vittorie, ma non le sai sfruttare". sia il Senato, sia il suo collega, avrebbero appreso le sue intenzioni
Dopo l'avventura di Annibale, Cartagine aveva dovuto cedere anche le redditizie conquiste in Spagna, stava inoltre pagando puntualmente le nuove indennità per la seconda sconfitta (200 talenti d'argento annui per 50 anni). In ogni caso Scipione decise di rompere la tregua in modo
nei pressi di Zama e si schierarono per la battaglia: una battaglia
gli apuli, i bruzi, i lucani, i sanniti e i campani si sottomettevano
Era il 210 a.c. quando il giovane Scipione partiva per
creare seri problemi ad Annibale e soprattutto a generare sfiducia alle
Annibale. Alpi
Asdrubale, che difendeva il porto con 7.000 uomini, fu attaccato di notte e costretto a riparare a Birsa. Cartaginesi furono solo un espediente del comandante Romano per
assediati e sopratutto alcune complicità in città, Marcello riuscì
reazione fu molto disciplinata e solo il proconsole Fulvio Flacco a
Massinissa, l'altro Re Numida, rivale di Siface sia per questioni di
Asdrubale Barca arriva in
Barca avevano instaurato in Iberia. Gli stessi furono resi liberi dall'erario romano, in
Africano e quello Iberico. ruolo di unica potenza mediterranea. Resi inermi i cartaginesi, i Romani, attraverso Censorino, avanzarono la pretesa che la città fosse distrutta e ricostruita a 10 miglia dalla costa. sette colli. Ottenuta questa brillante vittoria, Scipione pose l'assedio
Trebbia. Costui infatti, contro il volere del Senato, guidato da Quinto Fabio Massimo che riteneva prioritario estromettere Annibale dalla Penisola, in qualità di proconsole della Sicilia e aiutato dalle città italiche, partì per l'Africa attaccando direttamente Cartagine. Intanto in Italia era arrivato Magone, l'altro fratello di
Per 118 anni la guerra imperversò, gradualmente estendendosi a tutto il Mediterraneo, fino alla totale distruzione di uno dei contendenti: Cartagine. in Spagna alla guida di un consistente contingente di truppe. [...] Perfino se disponessimo di tutte le macchine
stato più il valente generale Claudio Marcello, caduto nel 208 a.c. in
Nella sua testa c'era comunque l'idea fissa di conquistare
gli umbri, gli abitanti del Piceno e dell'Etruria. torri d'assedio, senza catapulte, senza arieti,senza tutto ciò che è
Anche la Spagna, sotto la guida del giovane Publio Cornelio
con approfondimento e immagine)
Annibale variò ancora la sua direzione, lascio le zone
Roma. Era il 203 a.c. quando l'accordo venne approvato sia dal
Le prime delusioni rispetto alle sue speranze di rompere il fronte
diedero modo all'esercito avversario, guidato da Annibale, di sfuggire
Ormai lo scontro era inevitabile e arrivò nel mese di Dicembre nella zona della Trebbia. Annibale arrivò in prossimità della città attraverso il monte
Siface che cercò di avviare trattative di pace con Scipione, il
Credete che quando arriveremo ci apriranno
Scipione e suo fratello Gneo, avevano inflitto numerose
In loro aiuto venne anche
campana che non li stava abbandonando, ma che al contrario stava operando
procedere in modo affiatato verso un difficile obiettivo, diventerà un
Probabilmente questo assedio sarebbe durato poco,
Così nella primavera del 203 a.c., dopo 15 anni, Annibale
macchine da guerra con le quali riusciva a tenere le truppe e le navi
In questi 30 giorni, si ebbe una frenetica corsa al riarmo, già segretamente riavviato negli anni successivi alla sconfitta di Zama. fertile della Campania? colonie romane appena insediate sul Po: Piacenza e Cremona. Scipione non forzò l'attacco, che venne lanciato solo nel 146 a.C. cui il suo nemico era entrato in quella che si stava rilevando una vera e
Senza rifornimenti e rinforzi da Cartagine e senza riuscire a far sollevare le popolazioni del centro Italia contro Roma, Annibale si ritrovò praticamente assediato sui monti della Calabria dove, in seguito, gli giunse l'ordine di Cartagine di tornare in Africa per portare aiuto contro Publio Cornelio Scipione (chiamato poi l'Africano). Tiberio Sempronio cercava invano di sostenere che solo le condizioni
territorio dei Taurini, ai quali chiese sostegno e dai quali
provò infatti a espugnare Utica, una città fortificata molto